Uefa quale sarà il futuro? Dopo il fallimento della Superlega ipotesi Salary Cap
Dopo il pericolo, apparentemente, scampato legato alla Superlega, la Uefa non deve perdere l’occasione per riaffermare la propria centralità. Tanti, tantissimi, sono però i nodi che dovrà sciogliere Ceferin. Come riporta il Corriere dello Sport le soluzioni non sono affatto semplici. Il primo obiettivo sarà quello di riportare le società su cifre più sostenibili. Infatti, ad oggi il FFP (Financial Fair Play) è inattuabile, perché i ricavi (anche per via della pandemia) sono crollati e i costi non sono comprimibili.
Ed ecco quindi l’idea d’istituire il “Salary Cap” (che anche al stessa Superlega avrebbe voluto introdurre). Una soluzione, però, che presenta già in partenza diverse incognite: un tetto agli stipendi in termini assoluti, infatti, è inattuabile perché ogni campionato ha un bacino d’utenza diverso. Un Salary Cap in percentuale del fatturato, invece, sarebbe una riedizione del FFP: chi ha più ricavi potrebbe fare maggiori spese e, di conseguenza, il divario si allargherebbe nuovamente. Insomma, il problema di oggi nel calcio è soprattutto finanziario. Pensare di intervenire in maniera drastica sempre su costi e ricavi dei club rischia di essere un pericoloso boomerang per la Uefa, chiamata oggi alla missione più difficile: assicurare un futuro costruttivo e di crescita a tutto il movimento.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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