L’Inter resta favorita ma il Napoli ha un vantaggio enorme su tutte
Trascorse sette giornate la classifica del Campionato descrive nitidamente lo stato delle cose.
L’Inter sta entrando a regime, vince segnando molti gol e subendone troppi per distrazioni sintomatiche.
I meccanismi stanno migliorando ma è evidente che nel corso della stagione ci accorgeremo di picchi e cali di rendimento individuale, in funzione dell’età e dell’eccessivo numero di impegni.
Le nove partite giocate fin qui denotano infatti qualche cedimento strutturale. Sommer sta per compiere 36 anni, Acerbi è più vicino ai 37, Arnautovic, Mkhitaryan e, a breve anche Darmian, ne hanno 35
Tranne uno sono tutti titolari e grazie alla serietà con la quale si applicano riescono a rendere ad alti livelli, nonostante molti giocatori a quell’età decidano da tempo di interrompere la carriera.
Il numero di impegni non è ancora così elevato ma ad un certo punto della stagione si farà sentire e vediamo già ora dei problemi in Europa per tutte le squadre impegnate in questa nuova Champions.
Prendiamo le squadre più forti: il Real Madrid è stato battuto dal Lille e nella Liga stava per farsi riacciuffare dall’Alaves in casa dopo essere andata in vantaggio 3-0. Il Barcellona, primo in classifica ha perso in Champions col Monaco. Segna parecchio ma ha un tipo di gioco che sulla lunga distanza è difficile da mantenere.
Il Bayern viene da una sconfitta imprevista contro l’Aston Villa e un pari contro un l’Eintracht che ha riacciuffato i bavaresi a pochi minuti dal termine. Il Borussia Dortmund ha vinto in modo nettissimo arrotando il Celtic 7-1 ma perdendo due gare consecutive in Bundesliga con lo Stoccarda (5-1) e l’Union Berlino (2-1). Infine il Manchester City sta facendo fatica a vincere in Premier League (solo 1-1 col Newcastle, un complicato 3-2 in casa col Fulham).
In Italia Juventus e Milan hanno difficoltà a mantenere una continuità di rendimento e l’Atalanta è anche più indietro, alternando prestazioni sublimi ad altre deludenti.
La nuova Champions sembra disorientare le partecipanti più forti, forse a causa di un nuovo format che stressa le performance o il tipo di approccio.
Questo contribuisce in parte a spiegare le prestazioni dell'Inter, capace di ottenere ottimi risultati ma dando la sensazione di essere attraversata da imperfezioni inedite. Spicca su tutte la friabilità difensiva con errori diffusi. Bisseck con tre errori individuali in tre diverse partite, costati parecchio, Pavard, anticipato di testa in Monza-Inter, Acerbi in una lettura sbagliata nel finale di Udinese-Inter, in occasione del secondo gol friulano. In generale la sensazione è che il centrocampo non garantisca la stessa copertura. Frattesi non è Barella, fa inserimenti preziosissimi ma copre con meno efficacia, Mkhitaryan non può avere la stessa tenuta della scorsa stagione e Calhanoglu si danna nel tenere la linea ma arrivando nei minuti finali con meno fiato e meno lucidità (rigore provocato in Inter-Torino). Insomma qualche sbavatura è spiegabile con l’età, la riconferma agli stessi livelli dell’anno precedente, una Champions più complessa e un calcio senza sosta che provoca infortuni anche gravi (non si contano i crociati rotti e siamo solo a inizio stagione).
Una buona notizia è che sta tornando Buchanan, il quale rappresenta una risorsa preziosa se mantiene intatta la qualità, rara in casa Inter, del dribbiling.
Il Napoli è in testa perché è una squadra molto forte, allenata da un tecnico come Conte che tende ad esaltarsi in questo genere di situazione. Senza coppa ha almeno 14 partite in meno rispetto alle dirette concorrenti (Inter, Milan e Juve hanno otto partite sicure in Champions, non dovessero arrivare tra le prime otto c’è un turno in più, una sorta di sedicesimo di finale, poi gli eventuali ottavi. A gennaio ci sono due partite di Supercoppa, con un Campionato a ridosso e un probabile recupero di Campionato).
E’ come se il Napoli avesse un girone in meno da giocare, un vantaggio in termini di energie spese e una minore incidenza di infortuni, troppo grande per non poterlo sfruttare al meglio, cosa che sta già avvenendo con il primo posto in classifica.
Si tratta di una circostanza eccezionale che, a maggior ragione dopo le questioni più spinose risolte a fine estate, rende la squadra di Conte la naturale favorita. Le carte dell’Inter sono sul tavolo, la rosa è ben fornita ed è la più completa. Bisogna solo sperare che basti per questa lunghissima stagione.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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