Inzaghi in conferenza: "Pari da amaro in bocca. Cuadrado? È un campione, ha stretto i denti"

Inzaghi in conferenza: "Pari da amaro in bocca. Cuadrado? È un campione, ha stretto i denti"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 26 novembre 2023, 23:46News
di Yvonne Alessandro

Pari tirato per quanto fatto vedere dall'Inter all'Allianz Stadium contro la Juventus diretta inseguitrice per il titolo. Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha commentato così il pareggio per 1–1 contro i bianconeri in conferenza stampa: "Sì c’è l’amaro in bocca, volevamo vincere per come si è sviluppata la partita. Abbiamo avuto un ottimo approccio contro un’ottima squadra, sapevamo che partita sarebbe venuta fuori e dovevano essere più bravi lì. Son contento perché la squadra non si è disunita, cosa successa invece l’anno scorso. Fare un gol alla Juve non è semplice infatti abbiamo fatto un gol di ottima fattura".

C'è rammarico per aver questa partita dopo la sosta visto che avevate tanti giocatori non al meglio?
"Sono stati tutti bravi, dal primo al quindicesimo che è entrato. Non è facile giocare qui, avevamo qualche defezione come Bastoni, Pavard e Sanchez. Cuadrado si è messo a disposizione della squadra, Dumfries è tornato dalla Nazionale non al meglio. Soprattutto da quella parte abbiamo difficoltà".

Come ha vissuto la gara Cuadrado?
“L’ho visto bene, è un campione. L’abbiamo voluto ma purtroppo sta convivendo con questo infortunio mai avuto in carriera, un’infiammazione al tendine che non gli sta dando tregua. Per noi è importantissimo, può darci tantissime cose. Deve continuare a lavorare, gli ultimi giorni era con noi ma non era a posto. Sapeva che oggi ci serviva e ha stretto i denti”.

Cuadrado sarà a Lisbona dall’inizio?
“Non lo so, vediamo i prossimi due giorni ma non penso dall’inizio. Qualcosa ci inventeremo, con queste trasferte tutte ravvicinate in una settimana abbiamo qualche difficolta. Ci sistemeremo in qualche modo, sapevamo che dopo l’ultima sosta il calendario sarebbe stato impegnativo”.

Pensando all’ingresso in ritardo di Frattesi...ha avuto più prudenza?
“Sì, ma avevo i centrocampisti che mi stavano piacendo molto, facevano quello che gli avevo chiesto. Avrei lasciato Dimarco un po’ di più ma contro la Juve che sappiamo dalle palle inattive costruisce tanto ho recuperato i centimetri persi con l’uscita di Dumfries mettendo Carlos Augusto. I cambi in mezzo li ho fatti quando la Juve ha cambiato gli attaccanti perché volevo tenere le distanze”.