Inzaghi con l’onze de la muerte ricomposto: Lautaro affamato, enorme chance per Dumfries

Il settimo derby di fila è lì che aspetta l’Inter e Simone Inzaghi non vuole mancare all’appuntamento con la storia. A maggior ragione dopo l’esordio potente in Champions League, a tenere testa al Manchester City e nemmeno con una formazione di titolatissimi. Ma per la prima stracittadina stagionale il tecnico piacentino non esita e rilancia i migliori.

Josep Martinez non può scavalcare mastro Sommer per un impegno del genere, dunque elvetico dal primo minuto tra i pali nerazzurri. Ad alzare la saracinesca la retroguardia composta da Acerbi e Bastoni braccetto sinistro, mentre Bisseck non sarà del match. Nonostante la buonissima prestazione a tamponare le offensive dei citizens, Inzaghi sceglie per rilanciare Pavard.

Subito al rientro Federico Dimarco, reduce dal turno di stop per l’impegno europeo per via di un problema muscolare. Carlos Augusto dunque si accomoda in panchina. Sul binario destro, invece, tocca a Denzel Dumfries: è la prima presenza stagionale da titolare per l’olandese. E prima chance per Darmian per riposare.

La cintura di centrocampo ha le tre tacche immancabili: Calhanoglu faro in regia ad illuminare le vie più facili per le sgroppate delle mezzali Mkhitaryan e Barella. Si chiude con la ricomposizione della ThuLa, interrotta dall’ottima gara di Taremi da titolare in Champions. Le speranze che Lautaro si sblocchi sono tante, ma nei derby il Toro ha sempre visto rosso con 8 centri nel complesso contro il Milan.

Quanto al Milan, Paulo Fonseca per provare a incartare l'Inter lanciando un sistema inedito, il 4-4-2, con il doppio centravanti. Infatti là davanti in coppia con Morata ci sarà Tammy Abraham che all'ingresso in campo contro il Liverpool in Champions ha fatto vedere di voler incidere davvero. Cambio forzato sul binario di destra con Emerson Royal al posto di Calabria che non ce la fa, Leao e Pulisic dal 1' e Reijnders agirà sulla trequarti. Fuori a sorpresa Pavlovic, al suo posto Tomori insieme a Gabbia.