Darmian tuttofare, per un tempo in stile Inter. Ma sul gol di Modric lascia il buco

Fra le certezze nella formazione dell'Italia di ieri sera per la partita contro la Croazia c'era Matteo Darmian, schierato da Spalletti terzo di difesa a destra affianco a Bastoni e dietro a Di Lorenzo. Il "tuttofare" interista, come lo definisce la Gazzetta dello Sport, ha giocato una gara buona, come al solito ordinata. In un'occasione, però, poteva e doveva fare meglio: "Darmian ha preso la valigetta degli attrezzi che gli fa compagnia da anni e si è messo a disposizione. Per un tempo è sembrato di vederlo in maglia nerazzurra. Raggio d’azione limitato ma sempre nel posto giusto"

A lui il merito di aver "cancellato i movimenti di Pasalic", l'arma vincente del giocatore dell'Atalanta. Ma nel secondo tempo Darmian ha faticato: "Dalla sua parte è passato in pianta stabile Kramaric, più insidioso con la palla nei piedi perché è uno che punta l’uomo, e soprattutto perché a centro area è arrivato il peso di Budimir, costringendo la difesa a scalate diverse". Proprio da una situazione del genere è nato il gol di Modric, arrivato dopo il "guizzo maligno di Budimir proprio in anticipo su Darmian" che Donnarumma aveva salvato.