L’assurda accusa di Spalletti agli interisti: un precedente dice che il suo mandato è già finito
Tra le tante giustificazioni direttamente da Narnia di Luciano Spalletti sull’inerte eliminazione contro la Svizzera - tutte comprendenti motivi indipendenti dalla sua volontà, come se il ct non avesse praticamente nessuna influenza - la più risibile agli occhi degli interisti è stata l’accusa neanche troppo velata lanciato al blocco Inter di aver staccato mentalmente.
Riportiamo le parole per essere sicuri: “L'Inter ha vinto il campionato molto prima... Poi io mi sono assicurato e ho visto che Inzaghi ha fatto fare gli allenamenti in maniera corretta fino in fondo, ma può darsi che mentalmente venga di non essere così applicato”.
Un ‘può darsi’ che è un macigno da chi è responsabile dal di dentro e conosce meglio di tutti le situazioni. Un può darsi che è un dire e non dire.
Al di là del fatto in essere che è più che contestabile: Barella è stato tra i pochi a reggere la baracca prima dell’inabissamento contro la Svizzera; Bastoni idem, e anzi tra i meno peggio contro la Svizzera; Dimarco mediocre ma ha anche giocato sull’infortunio; Frattesi in linea con la squadra; Darmian poverino quando è stato chiamato in causa ha provato a fare il suo in posizioni non sue.
Ma non è nemmeno questo il punto. E’ che l’accusa di Spalletti è gravissima: gli interisti non sono rientrati con la testa sull’Europeo. Detta però a mezza bocca per non eclissarsi la partecipazione futura.
Ma la torta ormai è fatta: tanto questa con gli interisti, quanto in verità in generale quando Spalletti ammette che è il primo responsabile perché è lui ad aver “chiamato questi giocatori”.
Capito? Non la preparazione delle partite, la gestione, la confusione tattica, la zero carica psicologica. No. Solo la scelta dei giocatori. Come a dire “Pensavo fossero meglio invece sono scarsi”.
I giocatori ricorderanno come sono stati lasciati a mare. E non ci penseranno proprio più a lasciare tutto per questo ct.
Il mandato di Spalletti è stato ancora più compromesso da queste parole, dopo il disastro dall’esterno che noi solo parzialmente possiamo conoscere.
E anche storicamente, i precedenti non aiutano.
Solo una volta nella storia un ct aveva continuato nonostante avesse fallito al primo grande torneo dove era stato impegnato: Trapattoni nel 2002, e sappiamo come poi è andata a finire a Euro2004.
E quella volta c’era almeno un Byron Moreno a cui appigliarsi.
Stavolta invece Spalletti nel lungo post non ha pensato altro che raccontare come vada male il calcio italiano e i giocatori fossero sbagliati. Abbiamo cominciato a fare di tutto per fare un patatrac ai Mondiali 2026 (e vediamo se saremo capaci di retrocedere in Nations League, dove Mancini è stato capace di portarci a 2 Final Four).
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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