Adriano: "Sono scappato dall'Inter, non ce la facevo più. Nella favela sono tornato umano"

Adriano: "Sono scappato dall'Inter, non ce la facevo più. Nella favela sono tornato umano"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 13 novembre 2024, 22:19News
di Marco Corradi

Nella lunga lettera a The Players' Tribune, Adriano racconta la sua fuga dall'Inter e il suo addio all'italia: "Quando sono “scappato” dall'Inter e me ne sono andato dall’Italia, sono venuto a nascondermi qui. Ho girato tutto il complesso per tre giorni. Nessuno mi ha trovato. È impossibile. È la regola numero uno della favela. Zitto e mosca. Secondo te qualcuno mi avrebbe tradito? La stampa italiana era impazzita. La polizia di Rio ha perfino fatto un’operazione per “salvarmi”. Dicevano che ero stato rapito. Ma dai, scherzi? Figurati se qualcuno mi farebbe del male qui, proprio a me che sono cresciuto nella favela. Mi hanno criticato un sacco per questo. Non ce la facevo più in Italia, appena uscivo di casa dovevo guardarmi attorno e controllare chi c’era, dove stavano le telecamere, chi si avvicinava, se era un giornalista, un furbo, un truffatore, o chissà quale altro rompiscatole".

Moratti e Mancini, ma anche Mourinho, hanno cercato di recuperare l'Imperatore senza esito. Lui lo racconta così: "Ho provato a fare quello che volevano loro. Ho cercato di fare accordi con Roberto Mancini. Mi sono impegnato con José Mourinho. Ho pianto sulla spalla di Moratti. Ma non riuscivo a fare quello che loro mi chiedevano. Stavo bene per qualche settimana, non bevevo manco un goccio, mi spaccavo di allenamenti, ma poi c’era sempre una ricaduta. E tutti mi criticavano. Non ce la facevo più. La gente ne ha dette di tutti i colori, come se fosse chissà quale scandalo. “Ma come? Adriano ha smesso di guadagnare sette milioni di euro? Ha mollato tutto per questa roba?” È quello che ho sentito dire più spesso. Ma nessuno capisce perché l'ho fatto. Perché non stavo bene. Avevo bisogno del mio spazio, di fare quello che volevo fare. Voglio solo stare tranquillo e ricordare chi sono davvero. Nient'altro. La Vila Cruzeiro non è il miglior posto al mondo. La Vila Cruzeiro è il mio posto".