A Riyad si gioca a scacchi: Inzaghi cerca risposte dall'attacco, occhio al fattore Conceicao
Ormai ci siamo. Fra poco Inter e Milan scendono in campo a Riyad per la finale di Supercoppa Italiana. In Arabia Saudita l'ennesima pagina di una storia infinita chiamata derby, con i nerazzurri che partono decisamente favoriti per sollevare ancora una volta il trofeo. Simone Inzaghi non soprende e non tradisce le attese. L'allenatore piacentino cerca risposte da Lautaro Martinez e Taremi, coppia d'attacco che deve far vedere quello che vale per motivi diversi: Lautaro deve tornare ad essere decisivo, l'iraniano in vece deve meritarsi il nerazzurro.
Se l'ex Porto si è visto solo a sprazzi e sta deludendo in zona gol, il cuore pulsante dell'Inter è sempre il centrocampo con la mediana dei sogni: Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella. Sulle fasce Dumfries è un treno in corsa e stuzzica sempre il duello con Theo Hernandez. Occhio a Federio Dimarco perchè lì a sinistra sta perdendo qualche colpo, un calo del tutto fisiologico. Ma c'è un fattore che può essere decisivo: Sergio Conceicao.
Il nuovo allenatore del Milan sta cercando di dare al gruppo nuove fondamenta, ed è la scheggia impazzita che può anche sconvolgere la finale. In Portogallo ha vinto quattro volte la Supercoppa e ha dato filo da torcere ad Inzaghi in Champions League con il Porto. Dal punto di vista tattico può tessere una trappola per l'Inter dato che il piano partita del Milan è un'incognita. L'Inter è pronta ma la finale di questa sera nasconde più insidie del previsto. Una su tutte un attaccante abituato alle gare secche: Alvaro Morata
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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