Un'estate senza tournée, una benedizione per l'Inter perché il calcio di luglio resta bugiardo

Un'estate senza tournée, una benedizione per l'Inter perché il calcio di luglio resta bugiardoTUTTOmercatoWEB.com
martedì 30 luglio 2024, 22:22Editoriale
di Gian Luca Rossi

Tra i benefici del passaggio di proprietà dalla famiglia Zhang al Fondo californiano Oaktree c’è stato l’annullamento della tournée in Cina.
Parlando dal punto di vista tecnico e lasciando da parte per un attimo il calcio-business, dove tutto si fa per soldi, vi assicuro che se anche un CEO amministrativo non lo ammetterà nemmeno sotto tortura non c’è nulla di più inutile, stancante, deleterio e bugiardo del calcio estivo. E il discorso riguarda tutte le squadre.

Pure Simone Inzaghi non ammetterà mai, nemmeno sotto tortura, di aver stappato una bottiglia di champagne quando sono saltate le solite amichevoli intercontinentali estive ed il perché è presto detto. Ogni estate si giocano gare inutili quando la preparazione di ogni squadra è appena cominciata con tutti i rischi connessi di figuracce e infortuni: voli interminabili, fusi orari e soprattutto risultati che, nel bene o nel male, non significano nulla e hanno solo il potere di illudere o far arrabbiare i tifosi.

Non a caso anche Conte con il Napoli e Thiago Motta con la Juventus hanno fatto in modo che le loro squadre, come l’Inter, restassero tutte in zona, al massimo con qualche gara in Europa. Non ha fatto così il Milan che si è trasferito in America per affrontare calibri come Manchester City, Real Madrid e Barcellona, in cambio di qualche milioncino, che i tifosi rossoneri sperano che almeno sia poi investito sul mercato.

Senza contare poi che quello che vedi nelle amichevoli di luglio è quanto di più illusorio possa esistere. Secondo voi, c’è bisogno dei 5 gol di Taremi in 3 amichevoli, nemmeno molto probanti, per sapere che l’iraniano, sempre in doppia cifra nei cinque anni in Portogallo, è bomber di razza? Certamente no.
Il trappolone sono invece gli abbagli, quei sogni già pronti per morire all’alba del campionato. Qualcuno ricorderà sicuramente le ottime prestazioni in pre-campionato di Stefano Sensi e di altri che poi all’Inter non sono neppure rimasti. Contro il PSG, per esempio. un gol e un paio di assist bastarono ai più incompetenti per urlare alla resurrezione di un campione da anni tormentato da problemi fisici. Poi sappiamo com’è andata a finire. L’Inter ha stravinto lo Scudetto della Doppia Stella, ma Sensi non si è mai visto.

Se volete, giusto per gli amanti delle statistiche, diciamo che il primo storico gol con la nuova maglia impreziosita dalle due stelle lo ha segnato Mehdi Taremi, al Las Palmas, perché oltretutto con Lugano e Pergolettese l’Inter era scesa in campo con i training kit. E comunque ben vengano le partite vicino a casa, con un’unica amichevole di lusso a Londra con il Chelsea, a meno di due ore di volo. Normalmente nessuna squadra è davvero pronta a metà agosto, quando inizia il campionato, tant’è che tradizionalmente le prime due, tre giornate, fino alla prima sosta di campionato per le Nazionali, sono sempre state prese con le pinze da tutti gli addetti ai lavori. Peggio ancora però se la preparazione subisce anche l’effetto collaterale di dover viaggiare dall’altra parte del mondo e per di più sempre con parecchi calciatori che poi per una ragione o per l’altra non sono neppure destinati a far parte della rosa ufficiale. Si dirà: “Beh, ma ci sono i soldini”. Rispondo che considero di gran lunga più importante mettersi nelle condizioni di iniziare la stagione ufficiale con meno turbative possibili e quanto ai soldini si troverà certamente il mondo di racimolarli altrove, per la felicità di Simone Inzaghi e quindi di chi gioca per l’Albo d’Oro e non a "Chi vuol essere milionario".