Le sfide di mercato Inter-Juve, l’ipotesi Chiesa e le due richieste di Inzaghi
La faccenda Cabal è allo stesso tempo curiosa e parecchio significativa (non è vero, ma fa niente).
L’Inter era interessata al giovane virgulto colombiano? Eccome, se lo sarebbe pappato volentieri. E, quindi, possiamo parlare di - rullo di tamburi - Inter beffata? Dipende.
I nerazzurri credevano nel giocatore e, infatti, stavano per proporre al Verona una cifra significativa: 7 milioni più un giovanotto di belle speranze da individuare e sacrificare sull’altare della trattativa. Non hanno fatto in tempo e il motivo è molto semplice: la Juve del signor Giuntoli ha offerto sull’unghia 10 cucuzze + 2 di bonus + 1,8 di oneri accessori. Un totale di 13.8 milioni che hanno curiosamente convinto patron Setti, il Verona, mio nonno e tua zia.
La faccenda ricorda molto la questione Bremer, laddove i nerazzurri contavano di acchiappare il brasiliano per una cifra non superiore ai 25 milioni e la Juve sparigliò le carte con un’offerta da 41+bonus (e corposo aumento quanto a ingaggio offerto al centrale).
Altro discorso per Djalo. Ricordate? Ausilio lo avrebbe serenamente portato ad Appiano Gentile a zero, ma Giuntoli ha anticipato la concorrenza e se l’è preso a gennaio per una manciata di spicci.
E, quindi, chi ha beffato chi? Nel caso di Bremer sicuramente la Juve ha fatto un bell’affare: oggi il brasiliano vale molto di più.
Nel caso di Djalo non abbiamo elementi per stabilire una mazzafionda: costui non ha praticamente mai giocato.
Nel caso di Cabal sarà il campo a stabilire se il ragazzo valeva i famosi 7 milioni + giovane contropartita, i 13.8 scuciti dai bianconeri o magari molti di più se dovesse brillare nella sua prima stagione alla corte di Thiago Motta.
La sensazione (che è solo una sensazione)? Sul medio/lungo periodo il colombiano si rivelerà un buon investimento, ma 13.8 milioni non sono una cifra che l’Inter oggi avrebbe potuto e - soprattutto - dovuto spendere per quella che a tutti gli effetti sarebbe stata un’alternativa ai titolari.
E spieghiamo: se mai quest’anno dovesse venire un raffreddore al titolarissimo Bastoni, chi giocherà al suo posto nella difesa a tre di Inzaghi? L’eventuale giovane nuovo acquisto o Carlos Augusto? Ve lo diciamo noi senza alcun timore di essere smentiti: Carlos Augusto.
Ecco perché in chiave “investimenti per il futuro” di sicuro c’è chi all’Inter per Cabal ci è rimasto male, ma difficilmente Simone Inzaghi che ancora oggi spera di poter lavorare su un profilo “già pronto” (e spendibile da subito in campo). Verrà accontentato? Difficile, probabile che si cerchi un altro giovanotto di belle speranze. È questo un problema enorme e fastidiosissimo? Non diciamo cazzate, stiamo pur sempre parlando dell’ultimo tassello di una rosa che è già formata.
Due precisazioni:
1. Rispetto alla considerazione “Inzaghi vuole a tutti i costi una quinta punta” è bene correggere: Inzaghi non vuole per forza un attaccante in più, ma esige certamente un giocatore che abbia caratteristiche simili a quelle che aveva Sanchez. E quindi Valentin Carboni o - in caso di uscita dell’argentino - uno che sappia fare quelle robe lì.
2. La Juve troverà una soluzione per sistemare Federico Chiesa nei prossimi giorni, questo è piuttosto garantito. Se per qualsiasi motivo questa cosa non dovesse accadere, allora è assai probabile che l’Inter faccia la sua chiamata in vista della prossima stagione. Possibilità che tutta la faccenda si incastri? Molto basse, ma “zero” è un’altra cosa.
Non uscite nelle ore calde e bevete molta acqua.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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