La formula giusta per Carboni, la soluzione migliore per tutti (ma la valutazione…) . L’ideuzza Chiesa

La formula giusta per Carboni, la soluzione migliore per tutti (ma la valutazione…) . L’ideuzza ChiesaTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 29 luglio 2024, 22:00Editoriale
di Tancredi Palmeri

Nell’editoriale del 17 giugno scrivevo: “Siamo sicuri che valga la pena perdere Carboni per finanziare Gudmunsson?”, suggerendo per il futuro immediato della mezzapunta argentina una soluzione creativa come per Fabbian. Ovvero un prestito biennale con diritto di riscatto su 30 milioni e controriscatto dell’Inter a 35. Una soluzione che permettesse a chi riceveva il giocatore di giustificare l’investimento di tempo e soldi, e all’Inter di tutelarsi dal rischio di perdere un potenziale talento squilibrante.

Circa un mese e mezzo dopo è in quella direzione che si sta lavorando, più sensata per l’Inter. 

La volontà del Marsiglia e di De Zerbi sta andando verso la definizione dell’arrivo di Valentin Carboni, in una forma che non è ancora l’ottimale ma è più vicina alle volontà dell’Inter, senza che sia svantaggiosa per la controparte. L’OM dovrebbe versare poco meno di 5 milioni per il prestito dell’argentino, con la formula del diritto di riscatto con prezzo fissato a 40 milioni di €, e controriscatto per l’Inter a 45 milioni. Tolto dunque l’obbligo di 2 anni di prestito, che francamente sarebbe stato meglio, dando la possibilità di sviluppo tecnico a medio termine. Inoltre fissato un riscatto a un prezzo molto alto.

Il valore di mercato di Carboni in questo momento è 25 milioni, forte della rifiutata offerta a gennaio da 20 milioni dalla Fiorentina. E dunque diciamo che il riscatto sensato minimo sarebbe a 30. Forse 40 è un rischio, perché è una cifra molto alta, che soprattutto a un anno rende praticamente impossibile il rilevare il giocatore dal Marsiglia, e dunque può essere una tara appunto all’investimento tecnico. E’ in via di definizione e la formula è giusta, ma forse sarebbe meglio abbassare sulla trentina la cifra di riscatto e controriscatto.

Tutto comunque rientra nella famosa creatività di questa sessione di mercato sistematicamente citata da Marotta. E in quella ottica si incastona l’ideuzza Chiesa. Che per ora si merita quello status. Siamo grossomodo alla stregua dell’ipotesi su Dybala, anche più complicata viste le condizioni più difficili contrattuali e l’opposizione politica di Giuntoli a trattarlo con un’italiana. L’ideuzza però c’è qualora si arrivi a un punto di rottura totale tra giocatore e Juventus e ci sia campo libero da competitor danarose. Il giocatore verrebbe immediatamente, l’Inter figuriamoci se non lo accoglierebbe, e avrebbe età per rivalutarsi e non indispettire Oaktree e i suoi parametri aziendali. Ma ripetiamo, è una ideuzza non dipendente dalla volontà dell’Inter, e legata agli eventi di una società che non vorrebbe mai rischiare di fare un favore all’Inter.