Fonseca: "Voci sull'esonero? Se leggessi tutto quello che viene scritto, non potrei lavorare"

Fonseca: "Voci sull'esonero? Se leggessi tutto quello che viene scritto, non potrei lavorare"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 16:22Avversario
di Marco Corradi

Paulo Fonseca non teme l'esonero dal Milan. Nella conferenza stampa che precede il derby, il tecnico rossonero si dimostra sicuro di sè e allontana le voci sul suo futuro: "A me non sono arrivati indizi sull'esonero. Ho 51 anni, se sento quello che voi dite o scrivete non posso lavorare. Non è importante per me, onestamente. Se posti una cosa Instagram e io ti commento: 'Non mi piace il tuo pizzetto'. A te non piace il mio commento, tu ti arrabbi con me. Tante persone dicono tante cose: se le ascolto, come faccio a fare fiducia il mio lavoro? Mia moglie si è arrabbiata con me perché non avevo i capelli sistemati. Io le ho risposto: allora non fai le foto. Per me non sono cose importanti. Per me è importante ciò che sento qui". 

Come sta vivendo questa situazione?

"Io credo in una forma di vincere, che è una forma comune a tanti grande squadre. In Italia non si valorizza tanto il gioco, ma il risultato. Quando mi hanno portato qui, è perché volevano cambiare il gioco. Quando una squadra ha la palla, c'è più possibilità di vincere. Dobbiamo credere in questo. Non mi sembra che il calcio migliore sia quando diamo la palla agli avversari".

Però tenere il pallone non basta: contro il Liverpool Pulisic ha detto che non siete capaci di tenere palla nella vostra metà campo...

"Io voglio avere la palla per attaccare nel momento giusto. Creare contro il Liverpool con costanza non è facile per nessuno. Ma ci sono state quattro-cinque occasioni in cui potevamo fare meglio, se facevamo di più nell'ultimo passaggio. Le volte in cui ci siamo arrivati non abbiamo difeso bene. È una questione di ultime scelte. Salah ha toccato la palla meno volte di tutti, ma quando l'ha toccata ha preso due traverse, ha tirato: sono le decisioni che fanno la differenza".