Sommer: "Voglio vincere titoli con l'Inter. Impressionato da Calhanoglu e Lautaro"
Protagonista di 1vs1 su DAZN, Yann Sommer racconta le prime settimane trascorse in nerazzurro: "San Siro è veramente bello, non è stata la prima volta per me avendoci già giocato col Gladbach in Champions League, ma non c'erano i tifosi per via delle limitazioni Covid. Con il Monza invece c'erano ed è stato bellissimo".
Essere qui era quello che volevi?
"Certo, al 100%. L'Inter è un grande club con una lunga tradizione. Per me è tutto completamente nuovo: nuovo campionato, un nuovo club da titolare. E' una grande sfida, vediamo cosa succederà. In tutti i club passati mi sono trovato bene, qui è tutto molto bello: non vedevo l'ora di arrivare e misurarmi in un nuovo campionato, in un nuovo paese e con nuovi compagni. Ora voglio vincere con l'Inter".
Quali parole stai imparando?
"Tutti i termini tecnici in campo come destra, sinistra, dietro, uomo. Parlo in inglese o in tedesco a volte, ci sono giocatori che lo parlano: non avremo problemi".
Qual è la prima cosa che ti ha detto Inzaghi?
"Mi ha spiegato cosa si sarebbe aspettato da me, dicendomi che era felice di avermi qui. Gli ho risposto anch'io di essere felice di lavorare con lui".
Sei il portiere più basso della Serie A, lo sapevi?
"Per me non è importante quanto sia alto un portiere, così come i giocatori: in Europa vedi tanti difensori piccoli. Se non sei alto devi fare le altre cose molto bene: il tempo di gioco, l'esplosività, la forza, il salto, il coraggio. Sono aspetti fondamentali per compensare l'altezza, per me non è un problema".
La tua qualità migliore?
"E' sempre importante l'esplosività e la velocità di movimento coi piedi. E' importante fare piccoli passi col tempo giusto. L'altezza non è mai stata un problema per me".
L'Inter gioca molto palla a terra. Ti piace?
"Sì, molto. Bisogna considerare anche i rischi e trovare il giusto equilibrio, ma mi piace. E' sempre importante iniziare l'azione da dietro: a volte ci sono dei rischi, ma coi movimenti giusti e con opzioni di giocata non possono esserci problemi".
Hai scritto a Thuram prima di venire all'Inter?
"Ovviamente, anche lui ha scritto a me. Gli ho chiesto come fossero l'Italia e l'Inter, mi ha risposto con due pezzi di pizza (ride, ndr). Mi ha detto come fosse bello qui e l'intensità degli allenamenti: che qui si fa il massimo per vincere, il gruppo è affiatato e il club grande. L'ho ringraziato dicendogli che ci saremmo visti qui".
Portiere preferito di sempre?
"Casillas".
Obiettivo stagionale?
"Vincere titoli con l'Inter".
Quale compagno ti ha impressionato di più?
"Difficile. Mi è sempre piaciuto Calhanoglu da quando giocava in Germania. Ovviamente anche Lautaro".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati