Perché quella a Roma è tra le vittorie più importanti per l’Inter. Ma contro la Juventus è emergenza
All’Olimpico è capitata una cosa a cui l’Inter di Simone Inzaghi non era abituata, e che a ben vedere era uno dei grandi crucci. Per una rara volta, l’Inter è stata capace di vincere pur non giocando bene, tanto più in un big match e in trasferta, e aggiungiamoci anche il dettaglio non indifferente in questa stagione del tenere la porta inviolata fuori casa.
Alla fine ha comunque avuto più occasioni della Roma, 8 a 7, ma non è tanto quello il punto. Sappiamo che l’Inter di Simone Inzaghi geneticamente non può evitare di giocare bene, ma evidentemente non sempre puoi farlo e però devi essere capace di vincere anche in maniera differente, cosa che invece non sempre le è riuscita alla bisogna.
Stavolta non ha giocato bene più per limiti suoi che per capacità della Roma, pimpante ma molto povera di idee in avanti. Il punto è che l’Inter non ha avuto gamba, non ha avuto brillantezza, e dopo il doppio infortunio ha perso anche la capacità di palleggio nonostante il primo quarto d’ora furioso.
E anzi ha anche rischiato, e su questo aspetto dovrà lavorare: perché per troppo tempo ha provato a fare il suo gioco pur non potendo evidentemente sostenerlo, e in molti si trovavano oltre la linea del pallone dopo averlo perso, con il rischio di esporre la difesa come era successo con Monza e Milan. Ecco, in situazioni simili, vuoi per infortuni o per stanchezza o per limiti di giornata, l’Inter non deve più commettere l’errore di sfilacciarsi per il campo e rimanere con ben 4 o 5 giocatori oltre la linea del pallone perso: perché è chiaro che perderai più palloni del solito, allora meglio rimanere compatti e bassi, tanto le transizioni dell’Inter sono letali.
Poi ovvio gli infortuni di Calhanoglu e Acerbi hanno avuto un contraccolpo tecnico, tattico e psicologico. E adesso la situazione in vista della Juventus è in emergenza.
Perché a Berna ci sarà un robusto turnover ma non a centrocampo dove Inzaghi avrebbe voluto farlo di più. La formazione dovrebbe essere: Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Barella, Mkhitaryan (Zielinski), Carlos Augusto; Taremi, Arnautovic.
Perché per la Juventus è emergenza: corsa contro il tempo per recuperare Calhanoglu e Acerbi, sapendo che Barella, Bastoni e forse anche Mkhitaryan dovranno fare gli straordinari. Gli infortuni a 4 giocatori in 3 giorni hanno rovinato i piani di rotazione per la cabina di regia a centrocampo, e si giocherà il derby d’Italia con la spia della riserva accesa. Il che potrebbe modificare l’atteggiamento, portando l’Inter a essere più accorta e a spingere meno, per quanto il blocco difensivo di Thiago Motta sia davvero granitico.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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