Le pagelle di Juventus-Inter: Lautaro cobra funesto, Dumfries da matita rossa. Cuadrado non sente i fischi

Juventus-Inter 1-1

Sommer 6 - Il destro di Vlahovic è imprendibile per chiunque. Alcune uscite ristabiliscono ordine e serenità nei ritmi infuocati dello Stadium. Crolla ancora l’imbattibilità che l'elvetico aveva ristabilito contro il Frosinone.

Darmian 5.5 - Dire che è stato relegato a fare le veci di Pavard sarebbe offensivo. Ma quel temporeggiamento su Chiesa al momento dell’assist per Vlahovic costa caro. Un mezzo passo falso questa sera, dimostra di non essere un robot. Anche lui è umano.

De Vrij 5 - Vai tu o vado io? Da questa indecisione con Acerbi sorge la rete incassata da Vlahovic. Concedersi il lusso di una titubanza così non può che tornare sfavorevole a tutti, non solo per lui.

Acerbi 6.5 - Il più sicuro in difesa. Limita a zero le salite offensive alle spalle di Dimarco per dispensare tranquillità al resto della retroguardia. Quando Cambiaso lo punta chiude gli spiragli con Dimarco. Più che sufficiente.

Dumfries 5.5 - Un errore madornale quella leggerezza su Vlahovic, che guarda caso lo punisce con l’1-0. Nella ripresa troppo basso, lascia praterie agli avversari e fa infuriare Inzaghi. Il cambio è una diretta conseguenza. Dal 70’ Cuadrado 6.5 - Quanta grinta ci mette anche solo per venti minuti di gara? Un ritorno altisonante allo Stadium, anche sommerso dai fischi della sua ex tifoseria. Si tappa le orecchie, strappa, guadagna falli a ripetizione. Quanto si sentiva la sua assenza...

Barella 6.5 - L’uomo in più a centrocampo è tornato. Tante corse e rincorse intelligenti, delizia anche il pubblico con colpi d’alta scuola, e pure efficaci. Proprio lui scaturisce la furia di Thuram nell'azione del gol del pari. Non sarà un assist, ma resta sempre un servizio decisivo. In gran rispolvero. Dal 89' Frattesi s.v.

Calhanoglu 6 - Un po’ impreciso alle prime battute infuocate, prova a ripristinare il controllo in cabina di regia. Ma patisce il pressing inferocito degli avversari, con poco tempo e spazio di disegnare le trame di gioco. Senza nulla togliere, sufficiente. Dal 83' Asllani s.v.

Mkhitaryan 6 - Farà anche un lavoro poco appariscente, ma resta pur sempre incisivo. Quando c’è da velocizzare lo fa, quando serve frenare usa freddezza ed esperienza. Giocate semplici, altre a diluire il gioco: importante a modo suo.

Dimarco 6 - Troppo in ombra nel primo tempo. Nella ripresa prova a farsi vedere e sviluppa il gioco con i compagni, ma sembra mancargli il mordente. E certi traversoni escono sballati, non da lui. Dal 70’ Carlos Augusto 6 - Il pensiero fisso è limitare gli eventuali arrembaggi di Cambiaso e McKennie. Con l'aiuto di Acerbi ha vita facile.

Thuram 7 - Con quello per Lautaro si porta a sei assist complessivi in Serie A. E alla prima stagione in Italia. Per non parlare della sua innata capacità di far tentennare anche un avversario come Bremer nell’uno contro uno. Nella partita più complicata ogni altro commento è superfluo. Dal 89' Arnautovic s.v.

Lautaro 7.5 - Il tredicesimo sigillo in campionato, il quindicesimo in ogni competizione. Si mangia Gatti, anticipandolo sul primo palo e chiudendo con una girata chirurgica il gol del pari. Un cobra funesto, non vede altro che la preda davanti: lo scudetto.

Simone Inzaghi 6.5 - Gara a viso aperto e ben raddrizzata dai suoi ragazzi anche a svantaggio subìto. Un punto questo allo Stadium che sa di carattere e fame, in maniera tale da tenere stretto il primo posto in campionato. Sorpasso sventato e avanti così verso la seconda stella. Con la Juventus distante due lunghezze e il Milan a -6.

Juventus
Szczesny 5.5, Gatti 5, Bremer 5.5, Rugani 6; Cambiaso 6, McKennie 6.5, Nicolussi Caviglia 5.5 (’60 Locatelli 6), Rabiot 6, Kostic 6 ('89 Alex Sandro s.v.); Vlahovic 7.5 (’80 Kean s.v.), Chiesa 7 (’80 Milik s.v.). Allenatore: Massimiliano Allegri 6.5.