Le pagelle di Inter-Benfica: Barella incanta, Lautaro pure. Dimarco core nerazzurro, segna pure Correa

Le pagelle di Inter-Benfica: Barella incanta, Lautaro pure. Dimarco core nerazzurro, segna pure CorreaTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 20 aprile 2023, 17:31Primo piano
di Redazione L'Interista

di Patrick Iannarelli e Yvonne Alessandro

INTER

Onana 6 - Può fare pochissimo sul gol di Aursnes, non corre parecchi pericoli soprattutto nella prima frazione. Nella ripresa incassa due gol, ma a tempo ormai scaduto. Meno decisivo rispetto la sfida di Lisbona, amministra senza difficoltà.

Darmian 6,5 - Darmiar. Si mette come al solito in trincea e risputa tutti i palloni sulla trequarti del Benfica. Dalle sue parti gravitano prima Joao Mario, poi Aursnes, li limita in tutti i modi.

Acerbi 7 - Goncalo Ramos non tocca praticamente un pallone. Anticipa, si piazza in difesa, va di testa. In alcuni casi lo si può ammirare anche in attacco. E meno male che nella Milano nerazzurra nessuno lo voleva.

Bastoni 6 - Peccato per quello spazio lasciato a Rafa Silva sul cross che portato al pareggio del Benfica. Per il resto non corre troppi pericoli. Dall'80' D'Ambrosio s.v.

Dumfries 5,5 - Ancora un erroraccio da matita rossa, forse è l'unica nota stonata di una serata storica. Aursnes gli salta davanti, si fa anticipare con troppa semplicità. E non affonda mai.

Barella 8 - Bare, hai visto cosa combini quando giochi a calcio? Dà il via alle danze con un gol meraviglioso che fa il paio con quello di una settimana fa a Lisbona. Quando non allarga le braccia diventa imprendibile. Dal 76' Calhanoglu 6 - Deve ancora riprendersi del tutto, ma quando calcia il pallone lo fa con una leggerezza difficilmente descrivibile. 

Brozovic 6,5 - Forse perde un po' troppi palloni, ma a sprazzi si è rivisto il Brozo dello scorso anno. Forse lo scontro con Onana è servito per dargli una svegliata.

Mkhitaryan 7,5 - Non è brasiliano però, che piedi che ha. Affonda, gestisce, quando il pallone pesa fa solo una cosa: se lo piglia e se lo porta a casa. 

Dimarco 7,5 - L'animo interista è uscito fuori in una serata magica. Cross tagliato, cross al bacio, 2-1 di Lautaro Martinez. Quando apre il compasso disegna calcio. Dall'80' Gosens s.v.

Dzeko 7 - Le imprecisioni non mancano, gli agganci nemmeno. Però l'esperienza fa la differenza. Di testa è un gigante, le intercetta tutte lui. Dal 76' Lukaku 6 - Non segna, ma si muove bene e coi tempi giusti.

Lautaro 7,5 - La fotografia della sua gara è tutta nella scivolata per recuperare un pallone su Vlachodimos. Entra nel primo gol, torna a segnare su azione nella notte più importante di aprile. Dal 76' Correa 7 - C'è gloria anche per il Tucu, segna la terza rete con una giocata meravigliosa. 

Simone Inzaghi 8 - Si regala un doppio derby di Champions, si regala altre due notti emozionanti. Allontana le critiche, allontana per un momento quelli che lo hanno affassato. Una prestazione non cancella tutto, ma ora può sorridere. Del doman non v'è certezza.

BENFICA

Vlachodimos 4.5 - Stava per combinare la frittata sul traversone di Dimarco, con Dzeko in agguato per il tap-in. Impotente sul tiro a giro di Barella, incolpevole sulla ribattuta di Lautaro. Può solo ammirare la gemma di Correa baciare il palo e insaccarsi in rete.

Giberto 6 - Ha trovato continuità nelle ultime tre gare e si vede. Non si fa superare quando deve tenere a bada Dimarco. Prende bene posizione, specialmente su Lautaro altrimenti in rete. Nelle avanzate però è troppo solo. Dal 46’ David Neres 5.5 - Lanciato a inizio ripresa per imbastire la remuntada, chiama subito in causa la difesa dell’Inter su un paio di sgasate sulla corsia mancina. Getta alle ortiche quella palla gol colossale su sbavatura di Brozovic.

Antonio Silva 5 - Sulla situazione da gol di Barella non raddoppia con Chiquinho e preferisce coprire su Dumfries. Colpevolmente immobile sul cross tagliente di Dimarco: c’era da coprire il primo palo, non stare a guardare. La girata di testa sul calcio da fermo gli fa guadagnare qualche punto.

Otamendi 4 - Che disastro. Dopo aver saltato l’andata doveva tornare a dettare i tempi in difesa, invece hanno prevalso i blackout. Letale il duello perso con Lautaro che fa scattare il contropiede del vantaggio. Ancora peggio sul ritardo in marcatura sempre sul Toro del 2-1. Con quale semplicità disarmante si fa saltare da Correa sulla terza rete.

Alex Grimaldo 5.5 - Una sua scivolata a vuoto innesca la furia cieca di Barella e il gol mortifero seguente. Prova a rifarsi da calcio di punizione dai 25 metri, ma Onana si oppone. L’assist per la spizzata di Antonio Silva porta la sua firma.

Florentino Luis 5.5 - Impreciso e fuori tempo in alcune situazioni di pressing. L’esemplificazione del detto “la fretta è la peggior nemica”.

Chiquinho 5 - Barella lo manda a sedere al bar nella sterzata del gol. Alcune illuminazioni in verticale però richiedono chiusure provvidenziali dei nerazzurri. Dal 80’ Petar Musa 7 - Entra a dieci minuti dalla fine a approfitta di una dormita difensiva nerazzurra e trova il gol della bandiera in extremis. Ma ormai è troppo tardi. Graziato dall'arbitro per un intervento che gli poteva costare l'espulsione per frustrazione.

Joao Mario 5 - Non riesce a filtrare attraverso il muro dell’Inter. Perde una bella chance su taglio in area di rigore, chiuso da Dimarco. In un paio di occasioni arriva sul fondo, ma viene chiuso.

Rafa Silva 6.5 - Impalpabile per buona parte della prima frazione, poi il traversone a pescare perfettamente Aursnes. Non è solito rientrare indietro, come visto sul giallo per falciata di Mkhitaryan. Dal 80’ Joao Neves s.v.

Aursnes 6.5 - Non giudicabile per buona parte del primo tempo, finché si invola in area e insacca la rete della momentanea speranza. Chiaramente non è un terzino, ma sull’azione di Dimarco per Lautaro arriva tardi a chiudere e il resto è storia.

Gonçalo Ramos 5 - Dà una mano in difesa da calcio piazzato e nel primo tempo ci mette la testa per frapporsi a Bastoni. Ma là davanti mister 120 milioni viene annientato dalla difesa nerazzurra. Dal 74’ Goncalo Guedes 5 - Entra in un momentaccio dei suoi. Per meriti dell’Inter non ha nemmeno la possibilità di tentare il tiro in porta.

Roger Schmidt 5 - “Se credo nella remuntada? Certo, basta guardare i giocatori”. Peccato che le sue aquile non riescano a spiccare il volo. La morsa dell’Inter è mortifera in diversi frangenti della gara, a differenza del suo Benfica che viene preso a pallate e travolto da tre gol. A nulla servono le reti del pareggio nel secondo tempo: serviva una partita diversa per rimontare lo svantaggio e acciuffare la storica semifinale di Champions League.