È successo ancora! Gara a senso unico, l'Inter affonda la Juventus: Dimarco firma l'1-0

L'Inter ha giocato a calcio per 90 minuti più recupero. La Juventus invece no, non è mai riuscita a far male: i nerazzurri esultano nella semifinale di ritorno contro i bianconeri, è bastato un gol di Federico Dimarco per prenotare i biglietti per Roma, il 24 maggio. L'Inter andrà a giocarsi la seconda Coppa Italia dell'era Inzaghi, in attesa di una tra Fiorentina e Cremonese, con i viola in vantaggio di due gol.

È stata la gara della sicurezza, il match controllato senza troppi patemi. L'Inter ha giocato da grande squadra, il risultato sta anche stretto a Lukaku e compagni: conta però il finale, il bilancio complessivo. È successo ancora. E Inzaghi si candida ufficialmente per il ruolo di bestia nera della Juventus.

L'Inter va sui punti fermi, Dimarco sblocca il match

L'allenatore piacentino come al solito s’è affidato alle certezze, a quella formazione che ha rappresentato spesso un mantra in questa stagione: Dzeko-Lautaro davanti con Lukaku in panchina. E l’Inter ha deciso di andare a memoria, giocando coi soliti meccanismi, senza inventarsi nulla: se la prima occasione non è stata sfruttata da Lautaro, sulla seconda ci ha pensato Dimarco a sbloccare il match, pescato oltre la linea bianconera da una palla ai limiti del geniale di Nicolò Barella. 

Da quel momento in poi la squadra di Inzaghi ha alzato il proprio baricentro sfruttando strappi centrali e corsie esterne, con Dimarco e Mkhitaryan tra i più propositivi. Due le occasioni capitate a Lautaro, ma l’argentino non è riuscito a trovare lo specchio della porta: El Toro ci ha provato da ogni posizione, non dando mezzo punto di riferimento alla difesa bianconera. Un paio le sfuriate della Juventus, ma sul tiro improvviso di Kostic ci ha pensato Onana ad evitare il peggio.

Ripresa in gestione, Juventus mai pericolosa

Nemmeno il cambio Milik-Kostic ha ribaltato l’inerzia: la Juventus ha sofferto non riuscendo mai ad impensierire i nerazzurri, Lautaro ha pure sfiorato il gol in scivolata sul cross rasoterra di Dumfries. L’occasione più nitida è stata sicuramente quella di Mikitaryan, l’armeno - dopo un rimpallo sulla punizione di Dimarco - si è coordinato calciando di prima intenzione ma trovando l’intervento di Perin.

La Juventus non ha mai fatto male all’Inter, la banda di Inzaghi invece ha gestito il ritmo, aumentando e diminuendo a proprio piacimento una corsa trionfale verso la finale di Roma. Una gara a senso unico, dominata sotto ogni aspetto. È mancato qualche gol in più? Non fa niente, l’importante è il risultato: Simone Inzaghi conquista la sua seconda finale (nerazzurra) consecutiva in Coppa Italia.