Truffa subita, Moratti amaro: "Erano bravi attori. Ho voluto crederci in buonafede"
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Nei giorni scorsi Massimo Moratti ha denunciato la truffa subita da dei truffatori che si erano spacciati per il ministro Crosetto, spillando denaro a varie personalità di spicco con la scusa di finanziare il riscatto di alcuni giornalisti rapiti in Medio Oriente: è successo con Armani, Della Valle e con l'ex presidente dell'Inter, il cui denaro è stato trovato in conto in Olanda che ora è stato congelato in attesa di restituire l'importo all'ex patron della Saras e del club nerazzurro.
Nel suo intervento ai microfoni di Repubblica, il presidente nerazzurro racconta così la vicenda: "Che bravo il procuratore Viola, il pm, i carabinieri, il ministro Crosetto che ci ha messo la faccia… Mi ha chiamato appena dopo il ritrovamento. Tutti hanno lavorato bene. Mi sono tolto un peso. I truffatori? Organizzati bene! Il finto ministro era un attore relativo, ma il generale della Nato in Belgio era in gamba. Tante telefonate: una decina lunedì, 5-6 martedì. “Giornalisti rapiti, famiglie disperate...”. Che dire, ho voluto crederci. Certo, era facile uscirne, bastava chiamare il vero ministro. Ma non volevo disturbarlo. Mi hanno chiamato pure mentre ero davanti ai carabinieri. E io sono stato al gioco. Denunciare è importante, non potevo star zitto. La povera gente viene chiamata ogni giorno con mille scuse, come quella del nipote finito nei guai".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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