Criscitiello: "Inter, le prime mosse della rivoluzione sembrano sbagliate"
Editoriale di Michele Criscitiello su Sportitalia.com riguardo le proprietà e i fondi americani nel calcio italiano. "Dopo qualche anno possiamo dire che le proprietà americane e i fondi, in Italia, non funzionano. Lo sapevamo e lo abbiamo sempre detto. C’è, alla base, un problema di cultura. Loro sono bravi a fare business. Sono bravi in altri sport, dove noi dobbiamo solo tacere ma il calcio è italiano. Gli italiani vivono e mangiano di calcio. Noi siamo poveri, non sappiamo sfruttare il marketing, non abbiamo le leggi per fare gli impianti, siamo pasticcioni e mezzi truffatori ma come sappiamo fare noi il calcio in pochi sono capaci nel mondo. Il vero problema è che non abbiamo una lira e allora abbiamo iniziato a prendere i dollari. I tempi di Berlusconi, Moratti, Sensi, Tanzi e Cragnotti sono finiti. La nostra industria è saltata per aria e i soldi sono finiti per poterli buttare nel calcio.
Tutte le società, quasi, sarebbero tecnicamente fallite. Le teniamo in vita e speriamo negli americani. Loro mettono tanti soldi ma di calcio italiano non capiscono nulla. L’emblema è la Roma. Un disastro sotto tutti i punti di vista. Non sanno gestire e non sanno fare una squadra. Peccato che parliamo della città della Capitale d’Italia. Nella stessa città c’è il classico imprenditore romano che con la metà della metà della metà dei soldi degli americani riesce a far funzionare tutto. Questione di capacità. Lotito alla Roma gli gira intorno 6 volte e non capiscono il motivo. Cardinale al Milan non ha compreso la società che sta gestendo e presto l’Inter rischia di fare la stessa fine se inizierà a non seguire più le direttive di Marotta. Già le prime mosse della rivoluzione appaiono sbagliate".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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