Zalewski, che biglietto da visita contro il Milan. Ma la coperta dell'Inter è ancora corta

L'Inter ha evitato la figuraccia nel terzo derby stagionale di fila contro il Milan. In una serata in cui tutto sembrava girare per il verso sbagliato, con tre reti annullate e ben tre pali centrati nel tentativo di rimediare allo svantaggio dei rossoneri siglato da Tijjani Reijnders, prima e unica occasione limpida per i rossoneri. Alla fine i nerazzurri l'hanno svoltata con i cambi. Nella fattispecie con Nicola Zalewski, l'uomo finito sotto le luci dei riflettori.

L'esterno polacco è stato l'unico colpo in entrata nel mercato invernale (prestito a 600mila euro con diritto di riscatto fissato tra 5 e 7 milioni) ormai agli sgoccioli, con tanto di tesseramento ultimato in tempi record, entro la mezzanotte di ieri sera. Entrato nella lista dei convocati per la stracittadina, l'ex Roma nel giro di poco più di un quarto d'ora è riuscito a lasciare l'impronta su un match tanto tirato quanto nervoso e convulso. Una palla geniale servita da Bisseck e lavorata di petto e di prima intenzione da Zalewski per l'1-1 confezionato da De Vrij per l'Inter.

Un impatto immediato, a dir poco fulminante, da parte del giocatore classe 2002 originario di Tivoli e addirittura in un derby che avrebbe potuto sfociare nello scoramento e delusione finale dei nerazzurri contro i rossoneri. Il risultato di questa sera maturato dalla ciurma di Inzaghi tuttavia ha messo in evidenza alcune lacune che l'Inter dovrà attendere a tappare fino all'estate. Perché se Zalewski ha coperto la partenza di Buchanan, il vuoto lasciato da Palacios - pur sempre cartuccia di ricambio - c'è e si sente. Perché Acerbi non è ancora rientrato, De Vrij sta stringendo i denti e Bisseck da centrale non è ancora maturo abbastanza. Ma questo, probabilmente, evidenzia anche una falla dell'estate passata. Non essendo intervenuti sul mercato in tempi utili per poi ritrovarsi con la coperta corta a metà stagione.