Lautaro scaccia l'incubo:"Il gol? Lo aspettavo da tanto". Ma l'Inter del 2025 vuole il Toro migliore

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di Bruno Cadelli

Serviva un talismano per scacciare via l'incantesimo. Il Cagliari porta bene a Lautaro Martinez e regala un sorriso smarrito sul volto del Toro da più di 55 giorni. Questa la durata del digiuno da gol del capitano nerazzurro, tornato alla rete proprio alla fine di un 2024 in cui era stato assoluto protagonista almeno nella prima parte. La decima rete ai rossoblu in carriera vale tantissimo per sua stessa ammissione nel post partita a Dazn: "Lo aspettavo da tanto, ma come dico sempre l'importante è l'Inter e la vittoria della squadra. Noi attaccanti siamo i primi difensori, a volte il gol non arriva, ma dobbiamo continuare a lavorare per la squadra".

Al di là del lavoro per la squadra (sicuramente fonfdamentale), la rete è ossigeno puro. La deviazione in spaccata nel secondo tempo è arrivata in una serata complicata, con tratti sinistri degni del peggiore incubo. La rete mancata nel primo tempo, a non più di cinquanta centimetri dalla porta, stava per scatenare la lingua dei detrattori pronti ad inchiodare il classe 1997 alle sue responsabilità. Giudizi non campati in aria dato che prima della zampata vincente era arrivato anche un destro malamente masticato nella ripresa. 

L'Inter che saluta il 2024 lascia un Lautaro Martinez a quota sei gol in Serie A desideroso di lasciare subito il segno a partire dalla Supercoppa Italiana in programma a Riad. L'Atalanta aspetta la semifinale del 2 gennaio, appuntamento nella testa  anche dello stesso capitano nerazzurro: "Come l'anno scorso abbiamo voglia di fare una grande semifinale, faremo il capodanno lì tutti assieme, prima c'è la semifinale e poi se passiamo pensare con tutto l'entusiasmo ad un eventuale turno successivo". Le dichiarazioni a Inter Tv mostrano gli obiettivi del ragazzo di Bahia Blanca. Il 2025 deve cominciare con il piede giusto e la rete non può diventare un optional