Lautaro a pile scariche? C'è Thuram a fare le sue veci, stavolta non da bomber

Un affaticamento muscolare ha costretto Lautaro Martinez ad alzare bandiera bianca per il match d'esordio stagionale a San Siro di fronte ai tifosi nerazzurri, ma questa volta rispetto all'anno scorso Simone Inzaghi non ha tremato. Non perché il Toro sia mancato all'appello, visto che è quasi sempre figurato in campo, anche più di Thuram la scorsa stagione. Ma perché quest'anno oltre ad Arnautovic c'è un opzione in più e quella è Mehdi Taremi, che contro il Lecce ha mostrato di essere proprio il ricambio di cartuccia che serviva.

Quanto incide Thuram

Ma il focus del caso non vuole andare tanto sull'iraniano, quanto su Tikus. Il francese è rientrato due giorni prima ad Appiano Gentile, sotto la guida di Simone Inzaghi, pur di ritrovare il gruppo della seconda stella e dello scudetto e rodare i motori al meglio per la nuova stagione di Serie A 2024/25. E così è stato: dalla doppietta rumorosa contro il Genoa questa volta Marcus si è fatto notare per altre armi del proprio arsenale: le sfuriate in velocità, i dribbling ubriacanti e la capacità di fare da connettore e scambiare fluidamente con chiunque dalla trequarti in su e non solo.

Spirito di gruppo

Non è un caso se il rigore del 2-0 se l'è procurato proprio Thuram, e nel momento in cui sembrava che la partita si sarebbe fossilizzata sull'1-0, rischiando magari la beffa finale su ripartenza del Lecce (nella peggiore delle ipotesi). Pallone che ha subito consegnato nelle mani di Calhanoglu, senza pensarci ha trasformato il suo 17esimo rigore in Serie A. Tikus è stato un fattore e l'ennesima certezza in una serata piena di rabbia per il pari di Marassi, sprigionata a colpi di alta scuola. E calcio.