L'Inter ed il braccino negli scontri diretti. Inzaghi: "Bisogna essere perfetti, non lo siamo stati"

L'Inter ed il braccino negli scontri diretti. Inzaghi: "Bisogna essere perfetti, non lo siamo stati"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 01:00I fatti del giorno
di Daniele Najjar

Che peccato: alla fine di Napoli-Inter, in casa nerazzurri non si può che pensare a questo concetto, anche se giustamente i giocatori si sono concentrati, nelle interviste post-match, sulla bontà del punto conquistato in casa di una diretta rivale. Dopo la prima mezz'ora di gioco però l'impressione era che l'Inter potesse giocarsi meglio la restante parte del match, soprattutto con meno affanno nonostante gli infortuni che hanno obbligato a schierare giocatori fuori ruolo.

Al di là delle difficoltà da riconoscere però, c'è una sensazione che torna a farsi sentire in un ennesimo scontro diretto in campionato che non va a finire come l'Inter stessa fa pensare che possa andare a finire. Quella di una squadra che, dopo aver fatto sua una partita così importante, non riesce anche per colpe proprie a chiudere le discussioni o quantomeno a non farsi schiacciare nella propria metà campo, rischiando così che accada quello che è accaduto nel finale con la rete subita da Billing.

Le parole di Simone Inzaghi: "Negli scontri diretti bisogna essere perfetti, non lo siamo stati"
Il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, ha commentato così questo aspetto: "Negli scontri diretti bisogna essere perfetti, noi non lo siamo stati. Sull'azione dell'87' dovevamo essere più reattivi (sulla rete di Billing, ndr), poi il gol è stata tutta una conseguenza. Poi con chi gioca 40 partite l'anno capita di più. Non dovrebbe capitare comunque. 
La difesa ha boccheggiato? Diciamo che soprattutto entrare in queste partite non è semplicissimo, il Napoli è cresciuto tanto nel secondo tempo. Sono cresciuti fisicamente, ho pensato di mettermi 4-4-2 dietro, ci siamo dovuti adeguare con Dumfries quinto di sinistro e Pavard a destra".