Il prossimo campionato sarà ancora più difficile. Dopo lo Scudetto non è mai facile ripetersi

Il prossimo campionato sarà ancora più difficile. Dopo lo Scudetto non è mai facile ripetersiTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 21 giugno 2024, 22:10Editoriale
di Filippo Tramontana

Si procede spediti verso una stagione che si spera possa consacrare la nostra Inter come la più forte d'Italia e, perché no, che possa portarci anche qualche gioia internazionale. Non è mai facile ripetersi e le ultime squadre scudettate ne sono state testimoni. L'Inter campione nel 2021, il Milan nel 2022 e il Napoli nel 2023 l'anno successivo hanno tutte dovuto abdicare schiacciate, forse, dalla pressione di dover dimostrare ancora una volta di essere più forti di tutte le altre.

Per questo il prossimo campionato sarà ancora più difficile. Capello ha detto che l'Inter non si ripeterà. Io credo che l'ex tecnico del Real si riferisse al fatto che, per la squadra di Inzaghi, sarà complicato fare il vuoto come ha fatto in questa stagione. Opinione legittima e anche condivisibile. Il prossimo anno sarà una novità per tutti a partire dalla Champions a 36 squadre che toglierà ancora più energie a chi vi prenderà parte sottraendo forze fisiche e mentali ai giocatori durante il campionato.

La Juve si sta muovendo velocemente sul mercato mentre il Napoli, pur con tutti i suoi problemi interni, ha preso Conte, un fattore mai da sottovalutare. Il Milan di Fonseca e del "guru" Ibra sembra più indietro ma ha tutto il tempo per sistemarsi e creare una squadra più competitiva dell'anno scorso. Se però guardo ai dati di fatto non posso non considerare che, a oggi, l'Inter è la squadra che ha fatto più passi avanti di tutti. I nerazzurri già partono dalla base migliore: campionato vinto con 19 punti di vantaggio sulla seconda, doppia stella sul petto e un mercato che, già a marzo, aveva portato agli ingaggi di due ottimi giocatori come Taremi in attacco e Zielinski in mediana. Sono arrivati troppo presto e per questo forse la gente non tributa loro il giusto riconoscimento che invece meritano.

Siamo avanti e questo è indubbio ma, si sa, se si vuole vincere di nuovo e migliorare non si può pensare di dormire in mezzo a due guanciali. Le altre fanno fatica ma sicuramente non stanno dormendo e noi non dobbiamo aspettarli ma cercare di lasciarli ancora indietro. Il centrocampo con Zielinski è completo, l'attacco con Taremi...quasi. Sì perché in rosa oggi davanti ci sono 6 giocatori di cui però solo 3 sono i prescelti da staff tecnico e dirigenza tutta. Non si discutono Lautaro, Thuram e appunto l'iraniano, ma le situazioni di Correa, Arnautovic e Valentin Carboni sono in eterna evoluzione. Non c'è spazio per Correa che si porta però dietro un contratto pesante (3,5 milioni di stipendio) ancora per un anno. Idem per Arna che, pur avendo la fiducia del tecnico, non pare rientrare più nei piani dirigenziali. Se si vuole salire di livello si deve fare un nuovo investimento. Carboni è un diamante grezzo che va lavorato. Diventerà un pezzo pregiato, lo dicono tutti, ma oggi lì davanti non troverebbe collocazione. Con lui si può monetizzare e tanto.

La Premier ha messo davvero gli occhi su di lui e le parole di Messi, oltre ovviamente alle sue ottime prestazioni, hanno fatto lievitare il prezzo sopra i 30 milioni. Incastri difficili ma su cui Ausilio e Baccin vogliono lavorare. Regalare Gudmundsson a Inzaghi è l'obiettivo principale altrimenti si virerà sul piano B. Petralito, agente di Dybala, era in sede qualche giorno fa. L'argentino, non è un segreto, ha da sempre un ottimo rapporto con Marotta e la clausola da 12 milioni potrebbe favorire e velocizzare la trattativa. Chissà, magari Petralito, che rappresenta anche tanti giocatori in Germania, ci riserverà qualche gradita sorpresa in entrata o in uscita.