Muller alza la voce: "Siamo al Bayern, vertice del calcio europeo. Io titolare? Non sono cieco"

"Cosa dovrei dire? Se devo essere onesto, non è stato nulla di speciale". Eppure per Thomas Muller, attaccante del Bayern Monaco, il Klassiker di ieri contro il Borussia Dortmund è stato l'ultimo disputato da Die Roten, visto l'addio annunciato a fine stagione con la naturale scadenza del contratto. "È una partita di campionato, giochi contro il Dortmund e penso che… lo stadio oggi (ieri, ndr) ha davvero vissuto questa partita. Forse è questo l’aspetto speciale. Ma per quanto riguarda me, mi preparo a ogni partita in modo molto simile", ha confidato ai microfoni di Sky Sports DE.
Attorno a Muller, tuttavia, c'è un dibattito serrato sulla necessità di partire da titolare nell'undici del Bayern Monaco a detta di diversi media tedeschi, al contrario di alcune scelte prese invece da mister Kompany lungo la stagione: "Mi rendo conto anch’io di non avere più vent’anni. Non sono cieco. Ma mi accorgo comunque di poter essere ancora pericoloso per la mia squadra, dentro e attorno all’area di rigore. Non bisogna dimenticare che siamo al Bayern Monaco, al vertice del calcio europeo. La concorrenza è altissima. Se guardo a destra e a sinistra nella nostra offensiva: solo qualità! Perciò trovo la discussione un po’ stancante".
Ma adesso il simbolo della squadra bavarese è nel momento clou della stagione e dopo il 2-2 trovato in campionato ora si orienta verso il dentro-fuori di Champions League contro l'Inter a San Siro.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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