Montella: "L'Inter sta pagando il dominio dello scorso anno. Calha? Ecco perché fatica"

Montella: "L'Inter sta pagando il dominio dello scorso anno. Calha? Ecco perché fatica"
sabato 15 febbraio 2025, 09:03Rassegna Stampa
di Marco Corradi

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport parla anche Vincenzo Montella, attuale ct della Turchia, che annuncia la sua presenza per Juventus-Inter e introduce la sfida parlando dei suoi big, Hakan Calhanoglu e Kenan Yildiz: "Calha ha avuto diversi infortuni che hanno comportato alti e bassi. Ancora non ha raggiunto il suo top, ma con lui o senza di lui l’Inter cambia tanto. La mia stima per Hakan non cala di un centimetro, è un grandissimo giocatore e ha tutto: intelligenza tattica, qualità tecniche, personalità, visione, mentalità vincente. Lui fa sempre la differenza».

C’è qualcosa che lo sta un po’ penalizzando?

"Ho notato che in alcune partite nell’Inter la circolazione della palla è un po’ più lenta rispetto al passato e il suo gioco fatto di aperture, verticalizzazioni e rapidità ne può soffrire un po’".

Il fatto che l’Inter abbia il dovere di arrivare in fondo in tutte le competizioni può portare a dosare le forze e le energie?

"Non credo, forse siamo solo condizionati dal fatto che lo scorso anno l’Inter ha vinto il campionato dominando, con facilità. Quest’anno, l’andamento del Napoli di Conte costringe le altre a non potersi mai fermare. E quando questo fisiologicamente accade, piovono subito critiche. Ma Inzaghi ha spalle larghe, esperienza e una rosa top".

La Juve di Motta alterna alti e bassi, si aspettava di più?

"Sinceramente sì, perché stimo molto Thiago come tecnico. Ha dovuto però fare i conti con parecchi infortuni tutti insieme, che hanno penalizzato giocatori da cui era lecito attendersi di più".

I continui cambi di giocatori e il loro impiego spesso in diversi ruoli, può aver influito sulla mancanza di identità della Juve? O sono solo scelte figlie del calcio moderno e delle rose allargate?

"Ogni tecnico ha un suo stile. C’è chi punta su un blocco con alternative, chi invece mischia di più le carte, facendo girare anche la fascia di capitano... Certo, le tante competizioni e le rose allargate spesso condizionano".

Tra chi non sente la fiducia, chi entra ed esce, chi gioca poco, ogni squadra ha i suoi musi lunghi. A lei da giocatore sedersi in panchina piaceva poco. Lo sa bene Capello...

"Ma quell’esperienza mi è servita adesso che alleno. Capello sceglieva senza darmi spiegazioni, io invece parlo molto con i giocatori che restano fuori e spiego le scelte con onestà. Magari non tutti accettano col sorriso, ma a lungo andare paga sempre".

Yildiz all’andata entrò dalla panchina e segnò due gol. Anche domani potrebbe non partire dall’inizio. Come giudica la sua stagione?

"Positiva. Ha giocato tanto e mostrato le sue enormi qualità. È un talento straordinario, ha solo 19 anni, e giocare nella Juve pesa. Non si può pretendere che abbia già la continuità di un veterano. Lui sa fare tante cose, compreso rincorrere l’avversario, ma deve migliorare anche in tante altre".

Quali in particolare?

"Determinare di più a livello di gol e assist. Avere maggiore cattiveria negli ultimi 16 metri: fare anche i gol sporchi. Ma è un giocatore bello da vedere che può giocare da esterno come in Nazionale, seconda punta o trequartista. Io sono soddisfatto della sua crescita".

Chi rischia di più domani?

"La partita pesa di più per l’Inter. Quando lotti per lo scudetto, testa a testa, non puoi fermarti mai".