Capello: "Inter, sfuggire al pressing è l'unica via per battere il Barça. E Yamal..."

Capello: "Inter, sfuggire al pressing è l'unica via per battere il Barça. E Yamal..."TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 08:30Rassegna Stampa
di Marco Corradi

Nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello prova ad indicare all'Inter come si batte il Barcellona di Hansi Flick: "La squadra di Flick ha grandissima qualità, individualità importanti e gioca un calcio meno spagnoleggiante che in passato. Il tecnico tedesco ama, infatti, la verticalità più del possesso palla a tutti i costi e pretende dai suoi un pressing asfissiante. Quando perde palla, il Barça ti morde subito le caviglie per riconquistarla. È la sua forza, ma paradossalmente anche l’origine della sua fragilità. Perché se la pressione va a vuoto, in difesa sono tutt’altro che invalicabili. Dirlo dopo la sconfitta di Dortmund pare quasi semplice.

Ma io non mi focalizzerei sul ritorno, con i catalani che sono evidentemente entrati in campo forti del 4-0 della settimana prima e un po’ leggeri di testa. Piuttosto, Inzaghi prenda di riferimento la gara d’andata. Il Borussia all’Olimpico di Barcellona ha perso in modo netto nel punteggio, ma ha messo a nudo comunque le debolezze difensive dei padroni di casa. L’Inter dovrà chiaramente essere più solida dei tedeschi - e di sicuro lo è -, ma potrà prendere spunto dal modo di ripartire dei gialloneri. Il segreto, come detto, è superare la linea di pressione: gli spazi poi ci saranno e Lautaro e Thuram dovranno essere bravi a sfruttarli. Non solo, evitare di far recuperare palla subito al Barça limiterebbe anche la pericolosità dei tre fenomeni là davanti, Yamal, Lewandowski e Raphinha.

Ma a quello ci arriviamo dopo. I nerazzurri hanno poi un’arma che può far male ai blaugrana: le palle inattive, se ne è accorto anche il Bayern l’altro giorno. E poi c’è Lautaro, non solo un attaccante completo, ma soprattutto un capitano capace di dare l’esempio ai compagni. Il Toro segna, partecipa all’azione e si sacrifica per la squadra come deve fare un vero leader. Flick ha un attacco stellare. Per fermarlo servirà estrema applicazione e attenzione. Ma se l’Inter del Triplete ci è riuscita contro Messi, si può fare pure oggi con Yamal. Leggo paragoni un po’ azzardati su Lamine: ha un talento da futuro Pallone d’oro e mi dicono sia anche molto umile, però Leo era già unico a 16 anni e posso affermarlo avendolo visto da vicino all’epoca.

Di sicuro, Inzaghi non dovrà permettere a Yamal - ma nemmeno a Raphinha - di avere spazio di fronte a sé: a campo aperto, le stelle del Barcellona hanno troppa qualità per essere frenate e Lewandowski è un killer in area. Ma l’Inter è molto abile a chiudere e mantenere equilibrio, senza comunque rinunciare a ripartire. La sfida nella sfida sarà a centrocampo. La classe e la leggerezza di Pedri e De Jong contro la qualità unità al dinamismo di Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. I due blaugrana sono bravissimi a trasformare l’azione da difensiva a offensiva in un amen, facilitando così gli attaccanti. Ma se dovessi scegliere, alla fine mi terrei la mediana nerazzurra. In Europa in pochi possono vantare un reparto così ben assortito".