Le pagelle di Inter-Lazio: Arnautovic, ma cosa ti sei inventato? Calhanoglu scaccia i fantasmi, Bisseck un totem
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INTER a cura di Yvonne Alessandro
Josep Martinez 7 - Si allunga con i tentacoli per deviare il dardo di Isaksen, ingaggiato per la seconda volta smanaccia prontamente. Infonde sicurezza anche in uscita. Secondo esame superato a pieni voti.
Pavard 6,5 - Un primo tempo totalmente sotto controllo, nella ripresa scarabocchia un po’ ma si rifà con due chiusure impeccabili.
De Vrij 6,5 - Ordinato, sbatte ripetutamente la porta in faccia a Tchaouna e non fa passare uno spillo.
Bisseck 7 - L’ancora di salvezza nel chiudere su Dia tutto solo involato in porta, non teme di mettere la gamba in altre situazioni complicate. Baciato dalla traversa per il contrasto su Pedro.
Darmian s.v. - La malasorte lo accompagna fuori dal campo al 22’, un problema ai flessori per il quale Inzaghi incrocia le dita perché non si tratti di nulla di grave. Dal 24’ Dumfries 6,5 - Impiega un paio di minuti di troppo per entrare, ma a motore riscaldato mette alle corde Pellegrini. Provvidenziale in chiusura su una palla a spiovente preda della Lazio.
Frattesi 6,5 - Corpo a corpo con Guendouzi gli animi si accendono e il duello si fa più accattivante. Meno box to box, più concreto e generoso a centrocampo. Esce acclamato dalla Curva, ricambia e riceve anche un caldo abbraccio da Inzaghi. Dall’84’ Barella s.v. - Giusto il tempo di spruzzare magia in mezzo al campo.
Asllani 6 - Prendere un giallo al quarto d’ora di gioco non è il miglior biglietto da visita della serata. Ma a lungo andare risale la corrente con personalità, una buona dose di carattere e maturità. Sta uscendo dal bozzolo? Dal 63’ Calhanoglu 7 - Ritrova la sua mattonella preferita, il dischetto, per trasformare il calcio di rigore numero 46 in carriera. Da manuale.
Zielinski 7 - Sinuoso e reattivo come una biscia in mezzo al campo, sbroglia matasse con eleganza. Accende e spegne la luce a suo piacimento e la Lazio va in apnea.
Dimarco 6 - L’asse rivoluzionato con Bisseck a sinistra è promettente, scappa via a Lazzari un paio di volte. Spompato, l'asticella è ancora al di sotto la media.
Taremi 6 - Lento, macchinoso, mangia la polvere dietro Gigot, cerca di uscire dall’impasse con tre recuperi chiave nella sua area. Rimasto in campo insieme a Correa e spende tutte le energie che ha in corpo per riconquistare punti.
Arnautovic 7,5 - L’inizio non fa ben presagire, finché non tira fuori dal cilindro un coniglio. Timing giusto e impatto di mancino al volo da far inginocchiare Mandas e buttare giù San Siro. Finalmente un gol da una seconda linea. Dal 64’ Correa 6,5 - Ha più di qualcosa da farsi perdonare dopo il Genoa. Guadagna un calcio di rigore e una serie di falli a favore che fanno sorridere anche Inzaghi. Rigenerato.
Simone Inzaghi 7,5 - Anche con un turnover massiccio, oltre gli infortuni e con soli due titolarissimi in campo riesce a matare la Lazio e a ritrovare Arnautovic e Calhanoglu in un colpo solo. Con tanto di semifinale contro il Milan. Chapeau.
LAZIO a cura di Bruno Cadelli
Mandas 5,5 Resta a guardare il sinistro da capogiro di Aranutovic, non può nulla nemmeno sul rigore di Clahanoglu. Per il resto non si distingue.
Lazzari 6 Solido e propositivo nel primo tempo, si sgonfia nella ripresa. Partita dai due volti senza incantare.
Gigot 5 - Innescare un duello fisico con Taremi non è un compito così proibitivo. Il secondo tempo però gli sfugge di mano e abbatte Correa regalando il rigore del 2-0.
Romagnoli 6 Primo tempo incolore senza rischiare nulla, Baroni però decide di cambiarlo all’intervallo. Dal 46’ Gila 6,5 - Entra bene mettendo il gambone sulla stilettata di Taremi, il danno lo combina il compagno di reparto.
Pellegrini 5,5 - Tra gli undici biancocelesti sembra quello più in difficoltà. Prende un evitabile e dietro non sembra un muro. Dal 60’ Tavares 6 - Spinge e sprinta e prova a dare la scossa.
Guendouzi 5,5 Galoppa e legna, la specialità della casa accendendo qualche miccia con Frattesi. Elettrico quanto basta ma le energie calano nella ripresa.
Rovella 6 Fa girare la squadra come un orologio anche se gli ingranaggi ogni tanto sono da calibrare.
Isaksen 6,5 - Scalda due volte i guantoni di Martinez e si fa ammonire per simulazione. Uno a quando rimane in campo convince. Dal 78’Ibrahimovic s.v.
Dia 5,5 - Bisseck lo mura in maniera provvidenziale e fa sempre la cosa giusta. Calo vistoso nel secondo tempo.
Zaccagni 5,5 - Brilla beandosi un po’ troppo delle sue qualità tecniche, rimane il faro offensivo della Lazio. Potrebbe fare di più. Dal 60’ Pedro 6 - Ci prova dalla distanza e il suo destro viene deviato sulla traversa.
Tchaouna 5,5 - Meno appariscente ma funzionale, soprattutto quando lancia Isaksen nel cuore dell’area di rigore. Si perde con il passare dei minuti. Dal 60’ Noslin 5,5 - Totalmente evanescente.
Marco Baroni 5,5 - La sua Lazio è un bel vedere soprattutto nel primo tempo. Punita dagli episodi ma non ridimensionata nel suo percorso. Può dire la sua per il quarto posto Champions League
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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