Le pagelle di Atletico-Inter: Lautaro e la maledizione del rigore, Thuram butta via la qualificazione. De Vrij da urlo di Munch

Le pagelle di Atletico-Inter: Lautaro e la maledizione del rigore, Thuram butta via la qualificazione. De Vrij da urlo di MunchTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 14 marzo 2024, 23:07Primo piano
di Redazione L'Interista

INTER (a cura di Yvonne Alessandro)

Sommer 6,5 - “Come portiere, è pazzesco giocare dietro quelle linee”. Molto meno nell'inferno del Metropolitano, quando abbassa immediatamente la saracinesca sul diagonale di Samuel Lino in avvio. Se due terzi della difesa ballano maledettamente lui non si scompone e infonde sicurezza in uscita. Glaciale su Griezmann nella ripresa, non può nulla su Depay. Tiene a galla l’Inter su Saul ai calci di rigore, ma è troppo chiedergli di compiere ulteriori miracoli.

Pavard 5,5 - Fresco come una rosa per il turno di riposo in campionato, l’inizio di partita è da film horror. Morata e Samuel Lino gli fanno girare la testa, quella svirgolata in area provoca il sanguinoso pareggio di Griezmann. Si immola letteralmente sul mancino a botta sicura del francese una seconda volta e sventa un gol. Ma le troppe imprecisioni accumulate tra primo e inizio secondo tempo sono irritanti come l’ortica.

De Vrij 4,5 - Per un peccato di leggerezza per poco non concede il gol terrificante di Samuel Lino. Ma se la difesa imbarca acqua e soffre paure è principalmente per colpa sua. È come se non sapesse prevedere le mosse di Morata, costretto continuamente a rincorrerlo in lungo e in largo. Lento e in ritardo, da urlo di Munch sul pareggio cruento di Depay. 

Bastoni 6 - Il più solido e calato a dovere nel pandemonio del Metropolitano tra i compagni di reparto. Nella ripresa un paio di cali di tensione, ma la luce resta accesa il più delle volte dalle sue parti. Occhi fissi sul prossimo pallone da sradicare. Dal 72’ Acerbi 5,5 - In un primo momento ristabilisce gli equilibri davanti Sommer. Ma come De Vrij, anche lui si perde troppo spesso Depay.

Dumfries 5,5 - Strappa la maglia da titolare a Darmian, deve però tappare i buchi d’acqua causati da Samuel Lino. Troppo egoista nella doppia occasione da gol con Lautaro a implorare palla. Spesso si perde in un bicchier d’acqua in fase di rifinitura. Dal 72’ Darmian 6,5 - Al fedelissimo di Inzaghi il compito di fermare gli assalti dell’Atleti. Da artigiano del mestiere, anche su un ostinato Riquelme. Miracoloso sul tiro a botta sicura di Depay.

Barella 7 - Malcapitato nel frullatore dei colchoneros nel primo tempo, l’assist d’esterno per Dimarco però è una prelibatezza per gli occhi degli esteti del calcio. Nella ripresa cresce a vista d’occhio per contrasti vinti, recuperi e filtranti mortiferi. Dal 84’ Frattesi 5,5 - Il ritardo in rientro su Riquelme poteva costare subito il passaggio del turno. Conquista falli preziosi a favore, ma certe cavalcate evaporano per la poca concretezza. 

Calhanoglu 5,5 - Costretto ad anticipare le cattive ‘abitudini’ di Pavard, ripulisce palloni come una lavatrice impazzita. Quando apre il goniometro per scavalcare le linee del pressing rojiblancos non è impeccabile. Va a correnti alternate, come molti dei suoi. Nell’indecisione esco-non esco sul cucchiaio di Koke incassa il gol del pari, spende un giallo su Depay in ripartenza nel finale.

Mkhitaryan 5,5 - Quando oscura le linee di passaggio col suo spiccato fiuto tattico l’Atletico non sa da che parte girarsi. Quando la palla scotta tra i piedi ci pensa lui, peccato si sgonfi come un palloncino nella ripresa. La stanchezza è una componente inevitabile (non riposando dal 20 dicembre). E il mancato accorcio sul servizio di Koke un’agonia. Dal 111’ Klaassen 5,5 - Nuova linfa per il centrocampo nerazzurro, Oblak lo distrugge su rigore.

Dimarco 7 - Piccola sbavatura in avvio, poi testa rimessa sulle spalle. Prende in fretta le misure a Molina, nelle sortite offensive punge come una zanzara. Prosciuga la difesa dei colchoneros con lo sfregio del gol. Di destro per altro, il piede meno educato. Il cantore che infonde speranza. Dal 84’ Bisseck 5,5 - Forza fresca, velocità e fisico d’acciaio per alzare il muro in difesa. Perde un duello con Depay per ingenuità ed è costretto a rimediare con un fallo e un giallo.

Thuram 5 - Luci e ombre. Si insinua tra la difesa dei colchoneros come un serpente a sonagli e le sue raffinatezze tecniche a rattoppare i reparti sono vitali. Ma fa di tutto per gettare nel cestino due gigantesche palle gol e il passaggio dei quarti. Da Hall of Shame. Dal 102’ Sanchez 5,5 - Buttato nel parapiglia finale, entra con la fame del leone denutrito. A tutto campo su ogni pallone vagante dalle parti dei colchoneros. Si sgretola dalla mattonella degli undici metri: hey amigo, i campioni non sono così.

Lautaro 5 - Si muove tanto per scappare dalla morsa di Witsel e Savic, tante sponde intelligenti dalla trequarti in su. Vorrebbe sfondare la porta come Godzilla, invece si ritrova a fulminare Dumfries con lo sguardo nel primo tempo per un mancato assist in piena area. Innumerevoli battaglie in mezzo al campo, molte delle quali vinte. Quale spreco quello di Thuram su assist a porta spalancata. Colpito dal malocchio sui rigori decisivi, con l'Atletico il pallone finisce fuori pure dallo stadio. 

Simone Inzaghi 5 - Come tramutare in carta straccia il buon risultato dell’andata. L’Inter ha tirato fuori los huevos solo nel primo tempo, poi paura e irrequietezza hanno dominato fino al terno al lotto dei rigori. La Champions League svanisce a suon di parate di Oblak e di peccati mortali nella ripresa dei suoi ragazzi. Fatali gli undici metri finali di una corsa finita un po' troppo presto in Europa.

ATLETICO MADRID (a cura di Daniele Najjar)

Oblak 8 - Attento quando deve, ovvero alla prima occasione su Dumfries lanciato a rete in avvio: i grandi portieri si vedono anche quando vengono chiamati in causa una sola volta e lui c'è stato. Incolpevole sul gol, prende due rigori a Sanchez e Klaassen, che valgono la qualificazione: alla fine la decide lui.

Savic 5,5 - Difendere in campo aperto contro l'Inter non è facile. I nerazzurri non è che attacchino molto, ma quando lo fanno colpiscono soprattutto dal suo lato in diverse occasioni, come nel primo gol quando ci capisce poco e Dimarco affonda. Poi cresce limitando i danni.

Witsel 6 - L'Inter colpisce soprattutto in contropiede ed in quei momenti si trova preso in mezzo fra più uomini da attenzionare, come in occasione della rete di Dimarco. In generale, centrocampista prestato alla difesa che abbina attenzione ad una buona qualità nell'uscita: il ruolo arretrato gli allunga la carriera.

Hermoso 5,5 - Copia-incolla di quanto detto per Savic, questa serata è complicata dall'atteggiamento che Simeone chiede ai suoi, più offensivo del solito. Qualche autostrada la lascia dal suo lato, ma è colpevole fino ad un certo punto: ringrazia Oblak che salva su Dumfries e Thuram che spara alle stelle.

Molina 6,5 - L'ex Udinese ha i piedi incollati nella mattonella alle spalle di Bastoni: l'argentino è lì ad aspettare una nuova apertura, per crossare o puntare come in occasione del gol del pari. Ottima partita la sua. Dall'81' Barrios 6 - Entra al momento dell'arrembaggio e ci mette grinta e corsa per tutti i supplementari.

Llorente 6,5 - La giocata a scavalcare Dimarco in avvio del secondo tempo poteva valere il gol del sorpasso. E' sempre presente nelle trame più pericolose dei suoi. Dal 99' Azpilicueta 6 - Chiamato in causa con il ritorno dell'Inter, partecipa alla lotta nei supplementari senza tirarsi indietro in ogni contrasto. Rischia su Frattesi lanciato in area, ma gli va bene. 

Koke 6 - Il capitano coraggioso: la sua presenza si sente tanto a livello di carisma ed indicazioni ai compagni. Se l'Inter a centrocampo fa più fatica del solito è merito anche suo e delle sportellate che ingaggia con Barella e compagni.

De Paul 6,5 - Se c'è da combattere, Rodrigo infila l'elmetto e si lancia in trincea. Se c'è da ricamare, pecca un po' di imprecisione in qualche caso, ma è sempre il primo a farsi vedere ed a provare la verticalizzazione. Anima cholista. Dal 71' Angel Correa 7 - Una delle mosse vincenti del Cholo: entra e mette in grande difficoltà l'Inter con le sue iniziative ed i suoi palloni tagliati in mezzo. Ciliegina sulla torta il rigore calciato perfettamente.

Samuel Lino 7 - Indemoniato in avvio, sembra poter far vedere i sorci verdi a Dumfries e Pavard per 90 minuti. I due nerazzurri prendono pian piano le misure al brasiliano con il passare del tempo, che però è sempre vivo e non si tira mai indietro dal provare l'uno contro l'uno. Dal 71' Riquelme 6,5 - Si intuiscono la voglia e la qualità del classe 2000 che entra e punta tutti. Si mangia un gol, ma rimedia segnando il terzo rigore dei suoi.

Griezmann 7,5 - Tanti palloni giocati, tanta lotta, il francese è davvero l'ultimo a mollare ed il primo a prendersi la responsabilità di voler decidere a questi livelli. Ha pochi palloni buoni nella prima frazione, fino a quella mezza svirgolata di Pavard che tramuta in rete senza esitazione. Certezza diabolica che sale di livello più aumenta la pressione. Dal 106' Saul Ñíguez 6 - Entra per lo stremato Griezmann, ci mette esperienza e qualità nei 15 minuti finali. Si fa ipnotizzare da Sommer, che intuisce il suo rigore.

Morata 6,5 - Si capisce perché Inzaghi sembra avesse chiesto di lui, dopo Dzeko: Alvaro non ha perso il suo smalto e la capacità di giocare con i compagni. Ha un solo pallone buono per colpire, di testa nel primo tempo, ma tira centralmente. Dal 78' Depay 8 - L'impatto che ha sulla partita nel giro di dieci minuti è semplicemente devastante. Ha subito un'occasione di testa, ma non riesce ad indirizzare bene. Poi va in scivolata, ma non arriva per primo. Poi coglie il palo ed infine trova il gol che porta i suoi ai supplementari, dove sfiora la doppietta. Rigore? Gol, ovviamente.

Diego Simeone 7 - Il suo piano funziona: l'Atletico tiene a lungo "in scacco" l'Inter con intensità ed aggressività, i suoi tengono viva la partita aspettando l'occasione giusta per colpire e quando ce l'hanno, colpiscono. Vincenti le mosse sui cambi: Depay su tutti, che spacca letteralmente la partita.