Palacios c’è, il gruppo pure: non fatevi fregare dagli spacciatori di paura

Palacios c’è, il gruppo pure: non fatevi fregare dagli spacciatori di paura TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 30 agosto 2024, 18:57Editoriale
di Fabrizio Biasin

C’è stato il sorteggio di Champions, una baracconata straordinaria, sembrava di stare al Bingo. Alla fine è venuto fuori un tabellone con 4324234 partite e incroci micidiali. Il ventaglio di commenti sull’urna nerazzurra è andato dagli ottimisti (“si va agli ottavi con la sigaretta in bocca!”) fino ai sempre pacati disfattisti (“siamo fottuti, lo Young Boys è una brutta bestia, io lo so”). La verità è che per qualificarsi direttamente agli ottavi servono 16 punti su 24 e 9 su 24 per un posto ai simpaticissimi playoff: oh, siamo l’Inter, si può fare.

Ieri è stato anche il giorno dell’informale “fumata bianca” nell’intricatissima vicenda Tomas Palacios, ovvero quella del ragazzo argentino incatenato per giorni e giorni dalla burocrazia del suo Paese. In serata nelle chat neroblu è infine arrivato il messaggio che ha scacciato il fantasma del Samardzic-bis: “Fatto”. Alleluia, alleluia: ora caro spilungone nostro vedi di vincere il Pallone d’Oro. 

E così la rosa dell’Inter è numericamente al completo. Per qualcuno no, manca ancora mezzo mondo. È un classico delle sessioni in cui succedono poche cose in entrata e in uscita e i giornali parlano degli altri: vedi che la concorrenza smazza acquisti e cessioni in quantità industriale e ti senti escluso dal carrozzone. Il dato di fatto è che moltiplicare trattative non è sinonimo di mercati illuminati e, soprattutto,  dipende dal rispettivo punto di partenza. L’Inter aveva necessità di cementare il gruppo che ha vinto l’ultimo scudetto e – udite udite – per una volta lo ha fatto senza perdere alcun pezzo pregiato. In più ha aggiunto tasselli, il tutto portando alla Casa Madre il consueto “saldo zero”.
 
Ben lo so, tutti noi vorremmo qualche milioncino in più da buttare sul piatto ma – piaccia o non piaccia – l’Inter è tornata a brillare in Italia e fuori dall’Italia proprio da quando ha smesso di buttare soldi dalla finestra. È una magra consolazione, ma anche la verità.

E comunque, chiariamo: 

il fatto che la Juve abbia speso e si sia rinforzata.
...E il Napoli abbia speso e si sia rinforzato.
...E il Milan abbia speso e si sia rinforzato.
...E l’Atalanta abbia speso e si sia rinforzata…
Non significa affatto che l’Inter si sia indebolita, fidatevi di chi 4 mesi fa vi ha fatto godere come ricci.

E, a proposito di Atalanta: questa sera va in scena l’anticipone di campionato, quello contro i bergamaschi che coltivano legittimi sogni tricolori. La partita in questione è fondamentale per almeno tre motivi:

1)    Vale tre punti (e vabbé).
2)    Vale tre punti contro una diretta concorrente.
3)    Serve per far capire alla Juventus dei super investimenti e alle altre pretendenti al trono che da queste parti nessuno ha la panza piena.

Soprattutto, la vittoria è fondamentale per scacciare una delle piaghe più incredibili nella storia recente dell’umanità: le fetentissime due settimane di massacro mediatico che inevitabilmente toccano alla “non vincente”, in regime di pausa per la nazionale. Giammai!

Ah, a mezzanotte chiude il mercato: abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene.