La redenzione di Lukaku, Onana il taumaturgo, compattezza benedetta. La notte dei sogni di San Siro
È la vittoria della pazienza. L'Inter si aggiudica il primo round contro il Porto con una prestazione (finalmente) matura. Primo dato, di assoluto rilievo: il clean sheet. Per il quale è stato necessario appellarsi ad un prodigioso Onana, ma che racchiude in sé una sostanziale compattezza tra i reparti che in partite così è dirimente. È stato così contro il Napoli, due volte contro il Milan, ed è riaccaduto questa sera. Il grande paradosso di questa stagione è che la squadra non riesca ad avere questa impermeabilità anche contro avversari più abbordabili.
Il piano gara è stato evidente sin da subito: il Porto che difende basso, con ordine, e morde in contropiede. Lo fa con la rapidità dei propri giocatori d'attacco, che per un segmento della ripresa, in particolare, hanno messo in grande difficoltà la difesa dell'Inter. Ma ciò che in passato avrebbe sgretolato, questa sera ha saldato: i nerazzurri hanno superato le difficoltà, anche con un pizzico di fortuna, e hanno strappato un 1-0 che sposta sensibilmente gli equilibri in ottica ritorno. È stata la notte di Romelu Lukaku, escluso e poi decisivo dopo la staffetta programmata con Dzeko. È stata pure la notte di Barella, di Calhanoglu, dei tre difensori... e di Onana: un miracolo, quel triplo intervento. Difficile etichettarlo in altra maniera.
Si è chiusa la prima frazione, c'è tutto un secondo tempo da disputare. Al Do Dragão servirà un'impresa di portata ben più ampia di quella di stasera: il clima sarà infernale, l'avversario animato da un moto d'orgoglio e un desiderio di rivalsa che moltiplicheranno difficoltà e insidie. Ma se sognare i quarti era doveroso già prima di stasera, figuriamoci ora...
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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