Inter, rivoluzione in difesa a giugno? Almeno in tre rischiano l'addio, obiettivo Scalvini

Il futuro della difesa dell'Inter, ad oggi, è un enorme rebus. Non è soltanto il rinnovo di Skriniar a tenere occupati i dirigenti nerazzurri: tra riscatti e scadenze, sono molte le situazioni da chiarire in vista della prossima estate.

Ottimismo per Skriniar, De Vrij in bilico
Per lo slovacco ex Samp permane una buona dose di ottimismo, sebbene le tempistiche proiettate da Marotta qualche tempo fa si siano dilatate più del previsto. L'Inter ha formulato la sua ultima offerta: 6 milioni di base fissa più bonus d'ingaggio, a fronte di una richiesta di 7. Si attende ancora una risposta da parte di Skriniar, che per restare dovrà compiere un piccolo sacrificio, ma le chance di una fumata bianca rimangono piuttosto alte. Più sfumata la situazione di De Vrij: anche l'olandese è in scadenza a giugno, ma l'attuale stipendio, da 4,2 milioni annui, è eccessivo per le casse del club. Marotta e Ausilio sono pronti a formulare una proposta di rinnovo al ribasso: il buon esito della trattativa dipenderà in larga misura dalle offerte che perverranno al centrale Oranje nei prossimi mesi.

Anche D'Ambrosio e Acerbi rischiano l'addio. Un grande obiettivo in entrata
Orizzonti non dissimili per D'Ambrosio: in questo caso, il fattore anagrafico (l'ex Torino ha 35 anni) e qualche infortunio di troppo potrebbero far propendere i dirigenti per l'addio (a zero) in estate. Per quel che concerne Acerbi, invece, serve uno sconto sul riscatto da 4 milioni pattuito con la Lazio: senza concessioni da parte di Lotito, l'ex Sassuolo farà ritorno in biancoceleste. Di fronte al rischio di numerose 'epurazioni', l'Inter ha già iniziato a guardarsi intorno: il grande obiettivo per la difesa è l'atalantino Scalvini, che potrebbe trasferirsi a Milano in cambio di Giovanni Fabbian, talento dal sicuro avvenire che sta brillando nel prestito in B alla Reggina.