De Vrij: "Il k.o. con il Siviglia ci ha fatto crescere. Conte? Lavorando con lui capisci perché ha successo"

De Vrij: "Il k.o. con il Siviglia ci ha fatto crescere. Conte? Lavorando con lui capisci perché ha successo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 4 maggio 2021, 08:37Primo piano
di Luca Chiarini

Intervista esclusiva al quotidiano olandese AD per Stefan De Vrij, che ha raccontato le sue emozioni dopo la vittoria dello Scudetto con l'Inter, il primo in carriera per lui: "È stato bello. Vincerlo dopo aver giocato sarebbe stato l'ideale, ma questo titolo è veramente importante, perché l'Inter ha vissuto anni difficili. Conquistarlo in un giorno in cui non sei sceso in campo non lo rende meno bello".

De Vrij ha poi riavvolto il nastro fino alla finale di Europa League persa contro il Siviglia: "Uscire sconfitti da quella partita è stata una grande delusione - ha ammesso -, ma penso che ci abbia aiutato a fare il passo successivo. Quest'anno abbiamo fatto nuovi passi avanti, la squadra ha dimostrato grande stabilità e compattezza. L'anno scorso ci siamo fatti rimontare nel finale qualche volta, in questa stagione è invece successo di rado".

Il focus si sposta in seguito su Antonio Conte, il grande condottiero nerazzurro nell'impresa appena consumatasi: "Se lavori con questo allenatore, capisci perché ha così tanto successo. È così appassionato, così esigente. E tatticamente molto forte. Siamo preparati per ogni partita fin nei minimi dettagli. Sappiamo tutto dell'avversario e del suo modo di attaccare e difendere. Conte ha portato con sé un'intera squadra quando è arrivato all'Inter, con Gabriele Oriali come assistente, che ogni tanto ci racconta di aver affrontato Cruijff negli anni '70".

Stefan, ministro della difesa, è uno dei fedelissimi del tecnico leccese. Che a lui ha rinunciato in pochissime occasioni: "Per me è stata una grande stagione. Abbiamo finito il campionato, poi la fase finale dell'Europa League e di nuovo il campionato. Ho giocato più di 60 partite da giugno, ma non sento ancora la fatica. Ho anche perso alcune gare a causa del Coronavirus. Ho avuto l'influenza per due giorni e ho perso olfatto e gusto, ma fortunatamente mi sono ripreso velocemente. L'eliminazione dall Champions è sicuramente una ferita ancora aperta".

Chiosa finale sull'esplosione di gioia di domenica e sui festeggiamenti per le vie di Milano: "Tutta quella gente, tutti così felici. La cosa divertente è che il mister ci ha concesso qualche giorno di riposo, ci vedremo soltanto mercoledì. Se questo dev'essere un punto di partenza per nuovi traguardi? Il club ha certamente ambizioni, ma prima godiamoci questo risultato".