Maxi-retata fra gli ultras di Inter e Milan: accuse e arresti nel dettaglio

Maxi-retata fra gli ultras di Inter e Milan: accuse e arresti nel dettaglioTUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 30 settembre 2024, 10:51News
di Daniele Najjar

Sono in totale 18 le persone che sono state fermate questa mattina nella maxi-retata di Polizia e Guardia di Finanza che ha coinvolto le tifoserie organizzate di Inter e Milan: fra di esse, sedici persone sono finite in carcere e due ai domiciliari. Questo emerge riguardo l'ordine del giudice delle indagini preliminari Domenico Santoro, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. 

I reati contestati sono:  estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite di Inter e Milan, un pizzo mensile imposto sui parcheggi attorno al Meazza, “cartelli” tra ultrà nerazzurri e rossoneri sulla vendita delle bibite e dei gadget allo stadio, violente risse e lesioni tra i gruppi, ma anche intestazioni fittizie di beni: questi sono i reati che sono contestati ai fermati, come riporta l’edizione online del Corriere della Sera.

Curva Nord: le accuse

Questo quanto viene contestato alla tifoseria interista: reato di associazione a delinquere con favoreggiamento a stampo mafioso. Le misure cautelari hanno raggiunto il capo Andrea Beretta (che un mese fa ha ucciso a coltellate proprio un membro della cosca della ‘ndrangheta dei Bellocco) e il vice Marco Ferdico, così come altri membri della curva come Matteo Norrito e Mauro Nepi. La DDA e la squadra Mobile e della Sisco (Sezione investigativa del servizio centrale operativo) di Milano hanno fatto luce sugli ultimi sei anni della curva a partire dall’omicidio di Vittorio Boiocchi, scarcerato nel 2018 dopo 26 anni e ucciso a colpi di pistola.

Curva Sud: le accuse

Riguardo la tifoseria milanista invece, si parla di associazione a delinquere ma senza l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Gli arrestati sono stati Luca Lucci, il fratello Francesco e Christian Rosiello, il bodyguard di Fedez (che non ha alcun coinvolgimento sull'operazione) e Islam Hagag.