Colpi da fuoriclasse e una sola debolezza: Dusan Vlahovic, il pericolo numero uno
C'è una costante nella Juventus targata Thiago Motta. Stiamo parlando di Dusan Vlahovic, uomo insostituibile al centro dell'attacco dei bianconeri. Il centravanti serbo ha segnato cinque gol in campionato, quasi la metà delle reti segnate dalla Vecchia Signora in Serie A. L'ex Fiorentina non può essere sostituito perchè Milik è fermo da mesi e Nico Gonzalez sta faticando a rientrare dopo il problema muscolare alla coscia. Ma cosa rappresenta Vlahovic per la Juventus? Molto e forse tutto. Scopriamo perchè.
Sinistro letale e precedenti favorevoli. Vlahovic non stecca i big match
Dusan Vlahovic stecca raramente i big match e ha il dente avvelenato. Il ragazzo forgiato nel Partizan Belgrado l'anno scorso ha deluso nel match vinto a San Siro dai nerazzurri che ha lanciato la squadra di Inzaghi verso lo scudetto. L'istantanea che rappresenta la sua partita sono le mani al volto dopo aver sciupato malamente un controllo palla davanti a Sommer, nell'unico vero pericolo portato dalla squadra di Allegri nel primo tempo della sfida. Fino a quel momento, in maglia bianconera, Vlahovic aveva quasi sempre punito i nerazzurri: rete in finale di Coppa Italia nel 2022 e sigilllo nel pareggio per 1-1 all'Allianz Stadium. Il serbo ha mille armi per colpire: colpo di testa, sinistro da fuori area (vedi Lipsia) e anche calci piazzati. Concedere una punizione dal limite a Vlahovic non è esattamente una buona idea.
L'emotività e l'approccio al match. Ecco la chiave per provare a limitarlo
Vlahovic è un calciatore molto emotivo. Per il serbo entrare in campo nella maniera giusta non è un dettaglio e basta poco per metterlo in condizione di giocare al meglio oppure no. Si eslata nel contatto fisico e soffre eventuali errori a livello tecnico nella pulizia e gestione del pallone. Non permettergli di respirare può essere la chiave di volta per minarne le certezze che stanno crescendo sempre di più in questo avvio di campionato. Le prime battute dell'incontro spesso determinano l'intera partita del centravanti serbo. Sbagliare approccio in marcatura e nel cosiddetto mind game potrebbe avvantaggiare il numero 9 della Vecchia Signora.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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