Marotta: "Stadio? L'anno scorso incassati 80 mln, immaginate con impianto moderno. Sul sistema..."

Marotta: "Stadio? L'anno scorso incassati 80 mln, immaginate con impianto moderno. Sul sistema..."TUTTOmercatoWEB.com
sabato 12 ottobre 2024, 01:00I fatti del giorno
di Marco Lavatelli

Lungo intervento del presidente dell'Inter Giuseppe Marotta al Festival dello Sport di Trento, nel corso del dibattito 'Gli Stati generali del calcio italiano'. L'ad sport nerazzurro ha parlato della questione stadio, con i tentativi di Inter e Milan di andare oltre San Siro, e dello stato del sistema calcio italiano.

Marotta: "Stadio? L'anno scorso abbiamo incassato 80 mln, con un impianto moderno..."

Se avesse avuto uno stadio moderno già per la scorsa stagione, l'Inter avrebbe incassato molto più di quanto fatto. Marotta è entrato nel merito delle cifre nel suo intervento: "Le società devono ricercare l'asset stadio inteso non solo come fenomeno di aggregazione. Lo stadio va fatto rendere dal punto di vista degli incassi, non deve essere una cattedrale nel deserto ma una casa vissuta ogni giorno della settimana. L'anno scorso noi abbiamo incassato 80 milioni di euro in questa situazione, immaginate con un impianto moderno".

"Il sistema non ci rispetta, dovremmo essere ascoltati": Marotta sul calcio italiano

"Il mondo del calcio è un fenomeno sociale e imprenditoriale rilevante, basta vedere i numeri dei contribuenti: vengono versati un miliardo e rotti l'anno. Dovremmo essere ascoltati, ma mia non è una ma sento una mancanza da parte della politica. Chiediamo un sistema legislativo. Noi e il Milan abbiamo aumentato i ricavi negli ultimi anni, ma due anni fa arrivando in finale di Champions, solo da questa competizione, abbiamo incassato 100 milioni di euro. Sono ricavi variabili e non stabili, se non vai in fondo perdi tantissimo", le parole di Marotta sul calcio italiano.

Oltre al tema stadi, il presidente dell'Inter ha parlato anche del Decreto Crescita, che ha aiutato e aiuterebbe anche in futuro lo stato del sistema italiano: "La burocrazia porta sfiducia a chi vuole investire. Il fenomeno stadio non è locale, ma nazionale, quindi deve finire sotto il Ministero delle infrastrutture. Noi ci troviamo davanti a un sistema che non ci rispetta perché non si può considerare un giocatore un lavoratore dipendente, guardate l'esempio di Ronaldo che al lordo costava 60 milioni di euro a stagione. Il calciatore deve avere un inquadramento diverso, è lì che ci sono i costi maggiori. Siamo fanalini di coda anche nei centri sportivi, notiamo delle carenze. Mi rivolgo a Lotito, grande rappresentante al Governo: perché il calcio deve essere esente dal Decreto Crescita? Vi sto parlando di fenomeni che potrebbero portare centinaia di milioni nelle casse del club. Parlando del contenimento dei costi, vediamo che quelli maggiori sono relativi agli stipendi. Se abbassi il costo di questi ultimi, non riesci a partecipare alla suddivisione di introiti che garantisce la stabilità di bilancio".