Inzaghi ha ancora ragione: le rotazioni pagano. Non solo Taremi: chi ha risposto meglio

Inzaghi ha ancora ragione: le rotazioni pagano. Non solo Taremi: chi ha risposto meglioTUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 01:00I fatti del giorno
di Marco Lavatelli

7 cambi di formazione rispetto alla vittoria contro l’Udinese. A prendersi la scena nel 4-0 sulla Stella Rossa è stata la coppia d’attacco Taremi-Arnautovic, di cui si parla nell’altro Fatto del Giorno. ma Inzaghi ha ricevuto segnali incoraggianti anche da alcuni degli altri giocatori che non erano scesi in campo dal 1’ a Udine. E il risultato conferma che la scelta dell'ampio turnover, giudicata azzardata alla vigilia (la vittoria era fondamentale), ha pagato.

Pavard ok, 90' per il rilancio.

Pavard era forse stata una delle note più negative delle due delusioni in campionato, il pareggio contro il Monza e la sconfitta nel derby contro il Milan. Il francese è andato un po’ in difficoltà all’inizio della partita con la velocità degli attaccanti della Stella Rossa, ma con il passare dei minuti si è vista anche quella propensione a buttarsi in avanti. La condizione fisica, probabilmente ciò che gli era mancato, è tornata: premiato da Inzaghi con 90’ in campo.

Inzaghi rispolvera i due olandesi: Dumfries rivedibile in fase offensiva, ma Darmian...

Bene anche De Vrij, che ha messo minuti importanti nelle gambe in una gara difficile per lui viste le caratteristiche degli attaccanti della Stella Rossa, fisici e molto bravi in ripartenza. Chance sfruttata anche da Dumfries, che a destra ha corso su e giù ininterrottamente per tutta la partita. Nel primo tempo l'esterno è stato uno dei giocatori più coinvolti e cercati. Si può migliorare in fase offensiva, rimane il gol sbagliato nel secondo tempo. Non che Darmian in attacco…

Carlos Augusto e il rapporto complicato con il gol. Zielinski titolare aggiunto.

A sinistra Carlos Augusto è invisibile per tutto il primo tempo, poi trova un po’ più campo davanti - soprattutto a partire dal 2-0 - e conferma di poter essere una risorsa importante. I gol però rimangono un tasto dolente per il brasiliano: tirare addosso al portiere tutto solo, con un'era geologica per preparsi e angolarla da distanza ravvicinata, non è un bellissimo segnale, per usare un eufemismo. 

In mezzo Zielinski è definitivamente un titolare aggiunto: seconda da titolare in Champions dopo il City e seconda prova di personalità. Postilla per Mkhitaryan: quando i ritmi si abbassano è ancora un professore, la sensazione è che andrebbe sfruttato di più in momenti così.