Inchiesta ultras, Inzaghi non ha mai ricevuto minacce. I dettagli del colloquio con gli inquirenti

Oggi è stata la giornata di Simone Inzaghi. L'allenatore nerazzurro  è stato sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’indagine Doppia Curva della Dda di Milano che ha smantellato i vertici delle due curve dello stadio Meazza. Come riferito dal Corriere della Sera, il colloquio con gli investigatori non è avvenuto in questura, come era previsto, ma in un ufficio periferico della polizia per evitare i giornalisti che fino dalla prima mattina hanno «presidiato» via Fatebenefratelli.

Precisiamo subito: l'allenatore nerazzurro non è indagato e come scrive Gazzetta.it è stato sentito dagli agenti della Mobile: un incontro durato meno di un’ora in cui Inzaghi ha dovuto chiarire i dettagli del rapporto emerso con i capi ultras nerazzurri, ora detenuti assieme a quelli del Milan. Che cos'è emerso nel colloquio? Come scrive la Gazzetta dello Sport, nell’Ordinanza del Gip che ha portato ai 19 arresti (di cui tre ai domiciliari), tra le tante intercettazioni ce n’è una tra Marco Ferdico, ormai ex capo della Nord interista detenuto con l’aggravante mafiosa, e lo stesso Inzaghi: Ferdico chiamava per intercedere sulla dotazione di biglietti da dare alla curva Nord per la finale di Champions 2023. 

Il contenuto di tale intercettazione ha fatto il giro dei social e fino ad oggi nessuno ha mai sentito la versione del tecnico piacentino. Come scrive Gazzetta.it Simone Inzaghi ha precisato, durante il colloquio avuto con gli inquirenti, di non essersi sentito minacciato. Questo è il primo aspetto emerso seguito da un ulteriore precisazione: ha subito richieste ma nessuna intimidazione. Una fonte investigativa riportata dall'Adnkronos rivela: "È stata una testimonianza pulita ed esauriente, ha risposto a tutte le domande". Gli inquirenti si sono concentrati sul colloquio con Ferdico, il quale ha sollecitato Inzaghi ad  intercedere con il presidente Marotta per avere più biglietti in occasione della finale di Champions. Sempre secondo Gazzetta.it Inzaghi ha spiegato che questo dialogo rientrava nei rapporti tipici tra la curva e la squadra. Secondo quanto ricostruito nell'ordinanza, la richiesta di Ferdico al mister era stata di "intervenire con la società" per avere più biglietti. E da Inzaghi sarebbe arrivata "la promessa" di intercedere per accontentare la curva Nord.