Asllani, la pazienza non è eterna. Inzaghi lo ha difeso ma la riposta non c'è ancora

Ancora una volta perso tra le pieghe della partita e travolto dall’emotività. Doveva essere la serata di Kristjan Asllani ma Inter-Bologna si è tramutata in una notte fredda e avara di luce. Il centrocampista albanese al centro del campo non è neanche l’ombra di Hakan Calhanoglu. Tutti lo sanno ma questo non giustifica una prestazione poco convincente quando invece doveva dare delle risposte a chi, fino a questo momento, lo ha sempre criticato. 

"Il ragazzo è giovane e si farà" cantava De Gregori, ma l’Inter e San Siro non aspettano all’infinito un giocatore di qualità ancora incapace di sbocciare definitivamente. Comincia la partita con ordine, alza la testa e prova l’imbucata per l’inserimento degli attaccanti. Passano i minuti e fatica a sostenere il ritmo della gara, travolto da una partita in cui l'Inter perde le misure e pecca di lucidità.

Ci sono delle attenuanti e sono evidenti. L'Inter di questo inizio anno non riesce a capire i momenti della gara e appare sempre più nervosa quando la partita deraglia dai binari nerazzurri. Non è Asllani a dover trascinare l'Inter ma non può nemmeno nascondersi e peccare sul piao dell'agonismo e del dinamismo. Il Bologna sopratutto nella ripresa ha mostrato più muscoli che piedi. Ed è li che dovrebbe venire fuori l'esuberanza di un giovane deciso a non voler essere solo un comprimario.

L'infortunio di Hakan Calhanoglu è abbastanza serio e il regista turco sarà fuori dai giochi per diverso tempo. Il forfait dell'ex Leverkusen gli offrirà altre opportunità da non fallire. Simone Inzaghi nel post partita di Venezia lo ha difeso a spada tratta dagli attaccho che gli sono piovuti addosso dopo Ryiadh. Ora tocca a lui ripagare la fiducia. Il tempo corre e serve uno scatto d'orgolio. Quella fiammata che non è arrivata nelle gelida notte di San Siro.