ESCLUSIVA - Orsi: "Inter tornata sulla terra. Sommer? Basta paragoni con Onana"
Sono bastati 9 minuti della bestia nera Sassuolo per far scattare in casa Inter quantomeno un campanello d'allarme. Ecco che tutto ad un tratto sono emersi i fantasmi che hanno portato l'Inter lo scorso anno a frequenti alti e bassi nel corso della stagione.
Ai microfoni de L'Interista è intervenuto in esclusiva l'ex portiere Fernando Orsi, vice di Mancini sulla panchina nerazzurra in passato.
Si è data un po' troppo presto l'Inter come unica squadra pronta a dominare il campionato?
"Forse sì, ma per quello che si era visto nelle prime 5 giornate si poteva capire. Ha vinto sempre facilmente, subendo un gol soltanto prima di ieri. Vedendo arrivare a San Siro il Sassuolo nessuno avrebbe potuto pensare, soprattutto dopo l'1 a 0 di Dumfries, ad un risultato del genere. Che poi il Sassuolo ha spesso messo in difficoltà i nerazzurri negli ultimi anni".
Cosa resta?
"Questo è il campionato, l'Inter è tornata alla normalità. È una sconfitta salutare. La squadra ora comincerà a pensare che questo non sia un campionato già vinto, anche se la favorita rimane lei. Chiaro che se l'Inter vincerà altre 5-6 partite di seguito, saremo di nuovo qui a parlare dell'Inter. Però dopo la sconfitta di ieri, il Milan è tornato in vetta e la Juventus si è avvicinata insieme alle altre. Si sta tutti lì, come è giusto che sia".
Lo vedi più come un campanello d'allarme dunque, piuttosto che un richiamo alle tante sconfitte dello scorso anno?
"È così. Il passato insegna qualcosa. La squadra mi sembra un po' più centrata, così come l'allenatore. La sconfitta ci può stare, non è che si possa subito drammatizzare. L'Inter rimane la favorita, gli inciampi ci possono essere. Le squadre di seconda fascia sono più difficili da incontrare, non è più come una volta. E sarà così per tutti".
Inzaghi ha parlato di lucidità persa dopo il gol subito del 2 a 1. È una cosa su cui lavorare, ripensando anche ai problemi dello scorso anno?
"Sì, come dicevo la squadra è tornata sulla terra. Va preso nella maniera positiva, perché è ovvio che non tutte le partite si possano vincere. Ci sono delle difficoltà soprattutto con le squadre di seconda fascia che oggi se la giocano. Pensi alla vittoria scontata quando sei davanti a 70mila spettatori e contro una squadra meno rinomata".
Qual è il tuo giudizio su Sommer? In queste settimane si sono sprecati i paragoni con Onana, oggi prende le prime critiche.
"Noi portieri siamo abituati a questo. Una settimana sei fortissimo e la settimana successiva sei scarso. A me non piacciono i paragoni, ma se proprio di fai secondo me devi guardare anche a quello che è il background un calciatore. Quello di Onana è inferiore a quello di Sommer che ha un'esperienza incredibile ed ha sempre giocato ad altissimi livelli".
Insomma, un portiere da Inter.
"Sì, è adatto a giocare in una squadra come l'Inter, insomma. L'errore ci sta sempre, non deve sfociare nel confronto. Sommer è stato bravissimo in questo inizio, non aveva sbagliato nulla".
Si è parlato spesso della profondità della rosa: ieri ed in generale, è mancato e manca qualcosa in attacco?
"L'infortunio di Arnautovic costringe Inzaghi a non fare rotazioni: rimane solo Sanchez. Thuram ha dato ampie garanzie ed ora va fatta di necessità virtù giocandosela con questi tre".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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