ESCLUSIVA - Bordon: "Questa Inter non molla mai. Dzeko? Gli scivola tutto addosso"

ESCLUSIVA - Bordon: "Questa Inter non molla mai. Dzeko? Gli scivola tutto addosso"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 24 gennaio 2022, 17:04Esclusive
di Daniele Najjar

Gennaio e febbraio infuocati per l'Inter, si diceva prima delle vacanze natalizie. Ebbene, dopo il primo mese del 2022, il margine fra la capolista e la seconda classificata è rimasto invariato: 4 punti distanziavano i nerazzurri dal Milan a fine dicembre e 4 sono rimasti, anche se attualmente il Napoli ha agganciato i rossoneri.

Un segnale di forza della Beneamata, insomma, anche se il "peggio" deve ancora arrivare, visto che al rientro dalla sosta la squadra di Inzaghi è attesa ad un vero tour de force fra campionato, coppa Italia e Champions League. La redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva l'ex storico portiere Ivano Bordon, per fare il punto della situazione su Dzeko e compagni. 

Ivano, in Milan-Juventus ha vinto l'Inter?

"E' un risultato buono per l'Inter, certamente, nell'ottica di allungare sulle rivali. Questa partita ha dimostrato anche la bontà del match fatto dai nerazzurri contro la Juventus in Supercoppa, visto che i bianconeri ora stanno accumulando diversi risultati utili consecutivi".

Dopo un gennaio difficile, l'Inter si ritrova a +4 dal secondo posto, con una partita in meno.

"Ha mandato un segnale chiaro, ribadendo a tutte le inseguitrici che vuole vincere lo scudetto, che vuole la seconda stella. Poi si sa che nel calcio non c'è nulla di scritto, anche se la forza della squadra si è vista. Squadre come Napoli e Milan possono azzeccare una serie di vittorie consecutive, ma in ogni caso dovrebbe anche sbagliare l'Inter. E' importante comunque che Inzaghi faccia mantenere ben saldi i piedi per terra".

Anche con il Venezia è arrivato un gol decisivo all'ultimo respiro, come in Supercoppa e con l'Empoli in Coppa Italia. Cosa significa?

"Significa che l'Inter non molla mai, anche quando può sembrare che il risultato sia acquisito. E' una squadra che vuol sempre far sua la posta piena. Non è la prima partita che vince all'ultimo respiro, è questione di mentalità dunque e non del caso".

A proposito di mentalità, Dzeko aveva fatto un solo gol nelle ultime 11 partite di campionato. E' stato suo però il gol decisivo al 90' con il Venezia.

"Dzeko ha l'esperienza necessaria per vivere serenamente questi periodi e lo sa che ci sono le critiche per una punta che non fa gol. Questa esperienza gli fa scivolare tutte le critiche addosso. Anche se non segna, gioca bene e sappiamo che se c'è qualche palla vagante in area son dolori per le difese avversarie".

Dopo la sosta ad attendere la Beneamata ci sarà un calendario pazzesco. Come lo affronterà?

"Serena e concentrata, non penso avrà problemi. L'affronterà con la consapevolezza di essere forte, ma cercando di non sbagliare per non dare morale agli avversari, per non rivitalizzarli. Lo affronterà anche con l'esperienza, che non vuol dire solo pensare di essere forte, ma sapere di doverlo dimostrare in campo ogni domenica".

In questo senso un nuovo innesto potrebbe aiutare?

"Questa Inter non ha avuto grossi infortuni, a parte Correa adesso che starà fuori qualche settimana. Ha rosa molto valida, ora la Champions porterà via energie fisiche e psicologiche, ma non penso che farà dei grossi acquisti ed è giusto così".

Si parla di Caicedo, come vice-Dzeko...

"Ecco, un ritocco di questo genere per puntellare. La dirigenza ha capito che con questa rosa può combattere e togliersi belle soddisfazioni. In Champions è diverso, ma anche lì l'Inter arriverà contro il Liverpool al top delle forze".

L'unico acquisto al momento è quello di Onana, per giugno. Vede possibile la coabitazione con Handanovic?

"Penso che la società avrà parlato sia con Handanovic che con Onana. Bisogna vedere se Samir accetterebbe un ruolo da comprimario, per fare da chioccia al camerunese, cercando di trasmettergli la sua esperienza. Credo sia tutto nelle mani di Handanovic. Avere due portieri forti può avvantaggiare la squadra, ma d'altra parte non sarebbe facile avere un titolare ed uno scontento che non gioca".