Le pagelle di Inter-Salisburgo: Sanchez, la vena del Campione. Calhanoglu cecchino implacabile
INTER (a cura di Yvonne Alessandro)
Sommer 6 - Pronti-via, caccia fuori dei riflessi alla prima conclusione lampo di Gloukh. Totalmente incolpevole sulla rete di Gloukh: la difesa lo lascia privo di copertura, il destro del 30 imparabile.
Pavard 6 - Aiuta de Vrij a sbarrare la strada a Simic più di una volta. E certe diagonali difensive riportano serenità ad una retroguardia talvolta sulle spine.
De Vrij 6.5 - Quando Simic scappa in porta al 10’ tira fuori uno scatto bruciante impensabile a recuperare e chiudere pulito il croato, anticipando pure Pavard in ripiego. Una serata pregevole, da professore bacchettone contro gli alunni irrispettosi.
Bastoni 6 - Quella dormita su Gloukh a pochi minuti dall’inizio poteva costargli la testa. Scongiurando il peggio gli è andata bene, ma una leggerezza simile su Simic la paga a caro prezzo con la rete del pareggio. Quel traversone a pescare l'inserimento di Frattesi però lo salva per mezzo punto. Eppure aveva riposato col Torino...
Dumfries 6 - Il solito Dumfries. Qualche errore lo accompagnerà sempre, ma quella diagonale difensiva su Simic in coppia con Pavard nega una potenziale azione da gol al Salisburgo. Dal 65’ Darmian 6.5 - Sostanza e sicurezza dietro. Preciso anche nelle scalate alte. Al solito: a modo suo.
Frattesi 7 - Volontaria o meno, la deviazione a trovare Sanchez resta un assist determinante. Le volte che rientra si immola con tutto il corpo per chiudere lo specchio di porta. In più si guadagna un rigore che svolta la partita: risolutivo, anche quando tocca pochi palloni. E quell'assist per Lautaro tolto per fuorigioco un peccato mortale.
Calhanoglu 7.5 - Certi lanci morbidi a cercare i compagni sono una carezza al volto per gli esteti del calcio. Quando la partita prende un risvolto preoccupante, si presenta dagli 11 metri con una fermezza glaciale. Segna il gol della vittoria e riceve il premio di MVP. Meritatissimo. Dal 75’ Asllani 6 - Inzaghi si fida di lui negli ultimi minuti arrembanti del Salisburgo. Fa il possibile e l'Inter regge. Buon segnale.
Mkhitaryan 6.5 - La palla filtrante per Frattesi vale almeno metà del gol di Sanchez. Palloni riciclati e resistenza invidiabile, ricordando la sua carta d’identità. Peccato quel giallo rimediato nel primo tempo, a pregiudicare il prosieguo di gara. Dal 46’ Barella 6 - La panchina pesa. Subentra, ma resta in controluce rispetto ai compagni di reparto. Non demerita: ce la mette tutta per riprendersi il suo palcoscenico.
Carlos Augusto 6 - Si intravede a malapena nel primo tempo, si riserva il lusso di occuparsi solo della fase di contenimento. Nella ripresa abnegazione e volontà di scaraventare il pallone in rete. Senza successo, ma almeno si fa notare. Sanchez 7 - Per quasi venti minuti non si vede neanche la sua ombra. Ma con quale cattiveria si è avventato su quel pallone pizzicato da Frattesi? E la conclusione in bellezza a giro una gioia per gli occhi. Il Campione è tornato? Dal 65’ Thuram 6 - Entra e mette alle corde una difesa del Salisburgo in debito d'ossigeno. Niente bonus per lui, ma ormai è un riferimento offensivo comprovato per i compagni. Sufficiente per gestire un finale rovente...a sangue freddo e con un potere fisico straripante.
Lautaro 6.5 - Fa a spallate con Pavlovic e Solet, spesso uscendone con una disinvoltura e una purezza tecnica disarmante. Un lavoro “sporco” il suo, ma qualcuno lo deve pur fare. Trova anche la firma d’autore sul finale, il fuorigioco però gli nega il gol. Dal 85’ Klaassen s.v.
Simone Inzaghi 7 - Tutto da rifare finché l’Inter cancella l’errore su Gloukh e raddrizza il match con la chance più nitida del secondo tempo: il rigore di Calhanoglu. Quanto basta per portare a casa il primo posto del girone e i tre punti desiderati da tutto l'ambiente nerazzurro. Lo stretto indispensabile va bene, almeno per stasera. Anche se certe sbavature in difesa sono da spazzare via e il tecnico lo sa bene.
SALISBURGO (a cura di Marco Lavatelli)
Schlager 5,5, Dedic 5,5, Solet 5, Pavlovic 6,5, Ulmer 6; Bidstrup 5,5 (dal 71' Konatè 6), Gourna-Douath 5,5 (dal 85' Capaldo s.v.); Sucic 5, Glouch 6,5 (dal 85' Amankwah s.v.), Kjaergaard 6 (dal 71' Nenè 5,5); Simic 5,5 (dal 71' Ratkov 5,5)
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