Inter, ci voleva tanto? Lautaro azzanna il Venezia, a San Siro finisce 1-0. E Conte trema
L'Inter si salva per il rotto della cuffia. I nerazzurri hanno retto botta dopo l'1-0 siglato da Lautaro al 65' e una montagna di occasioni sciupate tra Mkhitaryan e Thuram. Il gol di Sverko annullato nel finale ha fatto tribolare Inzaghi e la sua ciurma, ma alla fine l'Inter si prende la vittoria e tre punti d'oro per portarsi a -1 dal Napoli e Antonio Conte.
No al turnover, l’Arsenal viene dopo
Sette partite senza perdere, con un Napoli ferito dall'Atalanta e un potenziale -1 da conquistare per mettere ancora più pepe alla corsa scudetto. Un’occasione così ghiotta che Simone Inzaghi non vuole farsi sfuggire, per questo ha deciso di schierare il miglior undici possibile, e nonostante tre giorni di distanza dal delicato incontro in Champions League contro l’Arsenal. E con un avversario sulla carta abbordabile come il Venezia. Niente riposo per la ThuLa, stesso discorso per Mkhitaryan e Barella fulcri del centrocampo nerazzurro. In difesa invece l’unico grande cambiamento è Pavard braccetto destro dal primo minuto rispetto all'uscita di Empoli.
Un’analisi approfondita della sistemazione del Venezia, disposto bene su strette direttive di Eusebio Di Francesco, prima di attaccare. È così che l’Inter ha dato il via alle danze a San Siro, con pazienza, imbucate affilate e sciabolate a lavorare i fianchi della ciurma di Di Francesco. Come nell’occasione di Lautaro su sponda di Dumfries che si è spenta a due spanne da Stankovic. Ma il Venezia ha scricchiolato sempre più gradualmente, come allo scoccare del quarto d’ora di gioco dove l’arbitro Caputi ha graziato Haps per un contrasto di Dumfries ritenuto falloso. Graziato il seguente tocco di mano del numero 4 dei lagunari che poteva costare un calcio di rigore.
Mkhitaryan spreca malamente, Sommer miracoloso
Questo è stato solo il principio della baraonda nerazzurra, vanificando però due occasioni colossali: la prima con Thuram a sparare con una furia incontrollata fuori dallo specchio di porta a due passi da Stankovic. La seconda, invece, con il tap-in gettato alle ortiche da Mkhitaryan a porta quasi spalancata alla mezz’ora di gioco. Con Oristanio a rispondere in un’azione fotocopia: Pohjanpalo e il cioccolatino gettato nel cestino dall'ex Inter per via anche di Sommer maestoso in salvataggio. Inter e Venezia a riposo sullo 0–0.
Al rientro dagli spogliatoi un calo di tensione dell’Inter, che si è salvata a tanto così dal gol dello svantaggio a freddo con Oristanio. Al solo accenno di giri del motore alzati della supercar nerazzurra, tuttavia, il Venezia ha sbandato e Mkhitaryan ha illuso per un istante. L’1-0 dell'armeno viene annullato per fuorigioco di Dimarco in fase di rifinitura ed è tutto da rifare. Un qualcosa che destabilizza la banda di Inzaghi, come se un blackout avesse colpito le menti dei padroni di casa, che hanno cominciato a ballare nervosamente in difesa. Pohjanpalo in girata e Sommer costretto a un altro miracolo per tenere a galla i suoi.
Thuram sfiora il raddoppio, Lautaro sistema le cose. Che brivido su Sverko
Il fatto è che la ciurma di Inzaghi si è rivelata troppo sbadata e poco concreta negli ultimi venti metri, tranne quando la palla è finita tra i piedi di Dimarco. Ad aprire la fiancata sinistra del Venezia al 65’ su tuffo d’angelo di Lautaro per timbrare il match 1-0. Risultato che il tecnico piacentino ha colto al balzo per cambiare tre pedine in vista dell’Arsenal: Lautaro, Barella e Bastoni fuori per Taremi, Calhanoglu e Bisseck in campo. La presenza del turco e l’ingresso successivo di Darmian sono state carte jolly per tentare di congelare un vantaggio pesante.
Il Venezia ha perso brillantezza, l'Inter in un paio di occasioni con Thuram nel finale ha sfiorato il raddoppio, ma uno Stankovic formato super si è opposto per tenere vive le speranze dei suoi. Con ben sette minuti di recupero e una faticaccia dell'Inter a tenere in salvo il vantaggio, scorre un brivido terribile nel finale per la rete in extremis di Sverko: il gioco viene fermato per intervento del VAR che ha annullato il pari per fallo di mano dello stesso autore del gol. Cala il sipario a San Siro e i nerazzurri conquistano una vittoria di assoluto valore: con tre punti Inzaghi va a tampinare il Napoli e Antonio Conte, ad un solo punto di distanza in classifica. Fiato sul collo di chi si gioca solo il campionato e non le coppe.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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