Tonali rivela: "Dipendevo dalle scommesse, ma non ne ho mai avuto la consapevolezza"

Tonali rivela: "Dipendevo dalle scommesse, ma non ne ho mai avuto la consapevolezza"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 16:41News
di Marco Pieracci

Accostato anche all'Inter nelle scorse settimane il centrocampista del Newcastle Sandro Tonali ha parlato al quotidiano la Repubblica della sua rinascita sul campo, dopo la squalifica di dieci mesi inflitta per la vicenda scommesse: "Non è esagerato parlare di una prima e di una seconda vita. Il mio stile era negativo. Ero chiuso con tutti e questo mi faceva cambiare comportamenti: anche con le persone che mi volevano bene e alle quali volevo bene. Ero così sia al campo di allenamento, sia a casa, con amici e familiari. Oggi, per fortuna, sono diverso".

Tonali ha proseguito: "Non ricordo la prima scommessa. È diventata un'abitudine a 17-18 anni. E la normalità quando ha cominciato a prendermi tanto tempo. Il fatto che fosse online mi oscurava da tutto, mi chiudevo nel mio guscio. Credo di non avere mai avuto la consapevolezza però che stavano diventando una dipendenza. Quando una persona si ritrova in una situazione del genere, è difficile chiederle se è malata. Ti dirà sempre di no. Anche se sente che non è così. Non può pensare di avere quel problema, quindi tende a nasconderlo".

E sulla sua riabilitazione: "Nei mesi lontano dal campo ho passato tanto tempo con lo psicologo. Il suo lavoro era farmi capire come ci ero caduto. Di solito lo si capisce nel momento in cui si perde qualcosa: famiglia, lavoro, stipendio. Invece nel mio caso la disponibilità economica non mi ha fatto accorgere della serietà della cosa. È stato un lavoro di recupero difficile. Non potevo prendere farmaci specifici, perché con il 95% di quelli sarei risultato positivo all'antidoping, così è stato tutto un percorso mentale: durato mesi, con psicologo e psichiatra. Nell'ultimo anno non ho avuto il telefono per 6 mesi, ho provato un senso di liberà. Non ho mai sfiorato la depressione, ho lavorato subito su me stesso