L'Inter ha aspettato questa serata da un anno: personalità e resistenza, ora può sognare

Da quel gol di Depay che ha trascinato la sfida con l'Atletico Madrid ai supplementari e poi ai fatali calci di rigore, l'Inter è sembrata essersi fermata, entrando in un limbo dove tutto il resto non importava più molto. Va bene lo Scudetto, vanno bene gli altri trofei, ma i nerazzurri dalla finale persa a Istanbul sentivano soprattutto di dover dire di nuovo la loro in Europa e quella beffa contro i Colchoneros non è mai stata digerita.
Una fase a gironi pressoché perfetta, poi un ottavo di finale gestito in scioltezza, fino a questa serata, dove serviva tirar fuori la meglior versione di sé. Ed a pochi giorni da una partita decisamente imperfetta come quella contro il Parma al Tardini, i nerazzurri sfornano una prestazione da grande d'Europa. Sofferenza? Sì, ma chi non soffrirebbe contro il Bayern Monaco all'Allianz Arena?
I tedeschi hanno schiacciato l'Inter solamente dopo un'ora di gioco giocata alla pari, quando è subentrata la stanchezza in una squadra che pareva stremata, ma non intenzionata a mollare un millimetro. Il gol di Muller poteva essere una mazzata e poteva aprire la strada alla rimonta bavarese, ma nel momento di massima pressione avversaria ecco il graffio di Frattesi.
Insomma, dell'Inter che si distrae e concede cose agli avversari, non c'è traccia stasera e le occasioni nascono per la grande qualità degli avversari, che rimane intatta pure se con assenze importanti. Non è finita, la qualificazione è ancora in bilico e la furia tedesca del secondo tempo sarà riproposta a San Siro, quando magari qualche giocatore importante verrà recuperato da Kompany. Ma ad aspettarli ci sarà un'Inter che ora può davvero sognare in grande.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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