Caso ultras Inter e Milan, gli atti dell’inchiesta verranno acquisiti dall'Antimafia

Caso ultras Inter e Milan, gli atti dell’inchiesta verranno acquisiti dall'AntimafiaTUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 3 ottobre 2024, 14:51News
di Marco Pieracci

Secondo quanto riporta Calcio e Finanza la commissione parlamentare antimafia acquisirà gli atti dell’inchiesta di Milano che riguarda presunti affari illeciti, violenze e un patto tra gli ultrà di Inter e Milan delle curve Nord e Sud. La richiesta degli atti è stata già avanzata e a breve potrebbe quindi giungere la documentazione richiesta. Nei prossimi giorni saranno valutate anche eventuali audizioni in merito alla vicenda.

A tal proposito, nella richiesta di custodia cautelare per gli ultrà milanisti e interisti, i Pm della Dda di Milano Paolo Storari e Sara Ombra hanno scritto che ci fu «una totale sottovalutazione del fenomeno anche da parte della Commissione comunale antimafia indotta in errore da FC Inter».

La Procura fa riferimento alle audizioni, il 15 marzo scorso, in Commissione antimafia del Comune di Milano di due responsabili del club nerazzurro. Dichiarazioni che, sostengono i pm, attestano «ancora una volta la totale sottovalutazione del fenomeno qui investigato e il completo scollamento dalla realtà dello stadio, non senza considerare alcune omissioni in mala fede».

I legali dell’Inter, poi, si legge ancora, il 30 aprile hanno depositato «una memoria» dove si limitavano «a ripetere» ciò che era stato detto «in sede comunale». Memoria, però, da cui emerge, scrive la Procura, «un dato di interesse: il Presidente della commissione comunale antimafia» con una mail del 28 marzo «ha riferito a FC Internazionale che l’audizione ha “mostrato l’azione positiva di FC Inter”», una cosa smentita «dai fatti» e che «comprova ancora una volta una totale sottovalutazione del fenomeno» anche da parte della Commissione comunale.

Peraltro, fanno notare i pm, l’Inter ha assunto una «duplicità di atteggiamento (uno rivolto all’interno, dove le regole organizzative vengono pretermesse, e l’altro rivolto all’esterno, dove le medesime regole sono oggetto di formale ossequio)».