Dal rinnovo di Inzaghi al mercato, Marotta: "Il suo ciclo non è terminato, vogliamo ringiovanire la rosa"
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Il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta ha presenziato in conferenza stampa in seguito all'assemblea degli azionisti tenutasi oggi allo stadio di San Siro. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti presenti, ha esordito annunciando le novità previste dall'elezione di tre nuovi consiglieri: "I lavori dell'assemblea si sono svolti in un clima di grande affetto e tranquillità. La cosa principale era dare la possibilità, laddove si creino le necessità, di poter fare l'assemblea online. La novità è l'ingresso in CdA di tre nuove figure: Max Catanese, Claudia D'Arpizio e Diego Gigliani. Sono tre persone che entrano in CdA su indicazione della proprietà per dare ulteriori apporto al nostro management per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati". Tra i temi principali della conferenza stampa, ci sono stati quelli relativi al mercato, al nuovo stadio e al rinnovo di Simone Inzaghi.
Investimenti e nuova rosa: ringiovanire senza totale rivoluzione
Uno dei temi più cari ai tifosi nerazzurri è quello relativo al calcio mercato, con i nuovi scenari che si possono delinerae in estate. Ecco le parole di Giuseppe Marotta: "Ormai ho imparato a valutare che tutte le società italiane, nessuna esclusa, non possono non ricorrere al player trading, e cioè sfruttare le plusvalenze per raggiungere quel concetto di sostenibilità economica. Non siamo qui a dire che dobbiamo vendere, ma alcune operazioni in uscita possono essere fatte nella logica di dare la giusta importanza alla rosa futura - più di 24/25 elementi non si possono avere - e per dare la giusta attenzione al bilancio". Poi il presidente nerazzurro ha chiarito ulteriormente: Non aspettiamoci rivoluzioni. Mi pare che l'età media si sia abbassata e dobbiamo adeguarci: non vuol dire che i nostri senatori vengano esclusi, anzi sono giocatori importanti che hanno dimostrato di poter recitare un ruolo di primo piano, e quindi di conseguenza valuteremo tutte le posizioni. Non vuol dire che cambiando il modello vengano meno gli obiettivi, che restano sempre gli stessi: quando si parla di Inter si parla di una società che ha nel DNA la parola vincere. Parteciperemo sempre con l'obiettivo di andare molto in alto, giovani o non giovani. Nello sport bisogna essere ambiziosi, senza essere arroganti: vuol dire essere sicuri di sé stessi e noi lo siamo. Diamo continuità al nostro percorso, non ci saranno stravolgimenti".
"Ci terrei a chiarire che io non ho parlato di cambiamento radicale. Cambia un po' l'approccio al calciomercato, oggettivamente negli ultimi anni abbiamo fatto pochi investimenti e siamo ricorsi spesso a calciatori svincolati. Vogliamo tornare a fare più investimenti, ma non vuol dire cambiare 12 giocatori: qualche operazione stiamo già cercando di portarla avanti ora. Vogliamo ringiovanire la rosa: è un modello di investimento e siamo alla ricerca di fare patrimonio, vogliamo creare una posta di bilancio vera che dia il vero significato di patrimonio tecnico. Lo facciamo grazie al fatto che la nostra proprietà ci ha dato questa disponibilità. Non immaginatevi centinaia di investimenti, la rosa che abbiamo a disposizione può benissimo competere l'anno prossimo. Confermare i giocatori che abbiamo è già un obiettivo".
Dal rinnovo di Inzaghi al nuovo stadio: la posizione della società
Si comincia a parlare del futuro di Simone Inzaghi, queste le parole del presidente nerazzurro: "Il rapporto con lui è molto buono e siamo veramente un corpo solo con la direzione tecnica. Quando le cose vanno bene non c'è motivo di porsi delle domande o di analizzare in modo critico ciò che sta capitando. Devo dire che secondo me il ciclo Inzaghi non è per nulla terminato e saremmo orgogliosi di poter proseguire con lui anche in futuro". L'Inter avrà un nuovo stadio? Marotta ha precisato: "Lo stadio rappresenta il focus principale su cui sono poste le attenzione da parte della proprietà. Senza stadio all’altezza dei parametri europei fai fatica a competere con gli altri club, in termini economici il gap è notevolissimo in termini di ricavi, accoglienza e ospitalità. A breve ci sarà fatta una proposta per andare a fare un’offerta relativa all’acquisizione dell’area attuale di San Siro e zona adiacente, non aggiungo altro per riservatezza. È uno degli obiettivi principali della nostra proprietà".
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