Tre minuti per Davide Frattesi

Tre minuti per Davide Frattesi TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:00Editoriale
di Fabrizio Biasin

Vorrei rubare un po’ del vostro tempo (stiamo parlando di tre minuti, niente di serio) per parlarvi di Davide Frattesi.

Il qui presente non conosce Davide Frattesi e, come tutti voi, ha imparato ad apprezzarlo per quello che fa sul campo.

(E voi direte “e quindi?”).

Davide Frattesi merita i vostri tre minuti di tempo non tanto perché l’altro giorno ne ha buttate dentro un paio alla sua maniera, o comunque non solo per questo. 
Siam qui a parlare di lui per tutto quello che ha detto e fatto nella settimana che dalla delusione di domenica scorsa (Inter-Juve 4-4, bah….) ci ha portato fin qui. In Inter-Juve 4-4 Davide Frattesi è entrato male, non ha trovato gli incastri e le distanze, ha fatto fatica e, banalmente, ha avuto la sfortuna che il suo ingresso combaciasse con l’arrembaggio bianconero. Morale, si è guadagnato discrete - e, va detto, meritate - insufficienze. Era in buona compagnia, sia chiaro.
Tre giorni dopo l’Inter è tornata in ballo, a Empoli. Si pensava che Frattesi sarebbe partito dalla panchina, con Barella mezzala e Zielinski in regia. E invece no, Inzaghi lo ha rimesso in campo, al suo posto, e lo ha fatto con la saggezza di chi sa che Davide Frattesi 1) Non è scemo. 2) Raramente sbaglia due partite di fila. 3) Merita spazio (quest’anno, come promesso e alla faccia dei criticoni - “non giocherà! Vedrete…” - di spazio ne sta trovando parecchio).

La risposta sul campo la conoscete tutti, sono arrivati i gol ma anche tutto il resto: corsa, scelte corrette, applicazione. Alla fine si è portato a casa il premio come migliore in campo. Meritatissimo. 

Questa però era solo la premessa. Il senso del pezzo sta tutto nelle sue dichiarazioni post partita, queste: 

“Ogni tanto mi capita di leggere problema Frattesi, non capisco perché lo scrivano. Non sono e non sarò mai un problema per l'Inter. Io sono un ragazzo intelligente, sono intelligente abbastanza da capire che ci sono altri giocatori importanti in mezzo al campo. E se il mister vuole mettere altri mette altri. Non c'è un problema e mai ci sarà”.

E anche: “Aspettative sempre più alte su di me? Pare di sì, soprattutto ultimamente. Non è facilissimo, ogni partita sembra dover decidere se sono bravo o meno”. 

Punto. 

In queste poche parole Frattesi ha detto un sacco di cose, tutte corrette:
1. In Italia ci siamo ridotti a dire che uno “non è da Inter” se sbaglia mezza partita e “deve giocare sempre!” se gioca bene quella successiva. Funziona così e a molti sta bene, ci siamo assuefatti al patetico “giudizio espresso”.
2. Frattesi sta completando il suo processo di crescita, sa che deve migliorare in alcuni aspetti e sa di essere al top in altri (stiamo pur sempre parlando di uno dei pochi e concreti punti di forza azzurri). In attesa di raggiungere il picco, parlano i numeri, che dalla metà campo in su sono impressionanti (gol e assist da attaccante).
3. Con “non sarò mai un problema” Davide Frattesi certifica perché l’Inter non ha fatto bene a investire su di lui, ha fatto benissimo. Trenta milioni sono una cifra importantissima, soprattutto se non navighi nell’oro, ma l’atteggiamento di ‘sto ragazzo, la sua resa in campo, il fatto di mostrarsi sempre sorridente (sembra una cazzata, ma non è da tutti) e tutto il resto, sono la prova che l’Inter ha fatto la scelta migliore che potesse fare.

Lunga vita all’interista Davide Frattesi che, ora, mi deve quantomeno un caffè.