Chiesa è un'idea che ha pochissimo senso. Oggi, domani, a parametro zero
Simone Inzaghi ci ha abituato ai miracoli, cambiando posizioni e inventandosi novità interessanti. Ma Federico Chiesa è un'idea che ha pochissimo senso. Oggi, domani, a parametro zero. Tre i motivi principali, a partire dalla posizione che potrebbe ricorprire: in molti hanno provato a farlo giocare più accentrato, ma con scarsi risultati. Chiesa sgasa bene sulla fascia, rientra e calcia, crea superiorità sui contropiedi. Vero, potrebbe far comodo, ma è in fase calante: s'è visto all'Europeo in Germania, con un altro anno di transizione alla Juventus non arriverà di certo nella giusta condizione.
Secondo: è un parametro zero che difficilmente rientra nei paletti di Oaktree. Chiesa va per i 30 anni (se preso a parametro zero il prossimo anno avrà 28 anni), è un giocatore che difficilmente puoi rivendere (anche se a zero puoi piazzare una plusvalenza), potrebbe togliere spazio ad altri attaccanti. E sulla trequarti non è di certo utilizzabile. Serve trovare nuove idee, nuova linfa vitale: meglio catalogarla come suggestione.
Terzo: l'Inter dovrebbe cambiare passo, modificare strategia pian piano, gradualmente, per evitare il solito loop infinito della caccia al parametro zero, il nome grosso per cercare di limitare i danni su questioni che ormai conosciamo tutti. Meglio guardare altrove, magari iniziando coi benedetti giovani. Non è mai troppo tardi per un cambio di passo, soprattutto nel momento in cui tutto il calcio è in difficoltà.
Bonus: l'Inter intanto deve pensare all'inizio della stagione. Gli ultimi test potranno indicare la via, attenzione anche ad eventuali sbavature che potrebbero portare a malumori e temporali estivi. Meglio evitarli.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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