Braccetti, centrali, paletti e inquietudini

Braccetti, centrali, paletti e inquietudiniTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 12 luglio 2024, 22:13Editoriale
di Gabriele Borzillo

Passa il tempo, passano gli anni, i campionati, le stagioni. Ma, a volte, il tafazzismo nerazzurro raggiunge vette inenarrabili. E non è vero che noi siamo così: no. D’accordo, il tifo obnubila menti e cuori così, uno scudetto vinto un paio di mesi fa stradominando, rende meglio il concetto diventa, improvvisamente, un lontano ricordo che si perde nella notte dei tempi. L’anno passato ci siamo resi conto che un paio di tasselli andavano rinforzati: ci siamo presentati a un paio di appuntamenti importanti con qualche lacuna.

E, diciamocela tutta, non abbiamo ottenuto i risultati sperati. E l’Inter, mi sembra, è corsa ai ripari in tal senso. Ma non sono una/due partite a fare la storia di una stagione, idea credo condivisibile da tutti o quasi: anche perché, a volte, la sfortuna vuole che quel paio di partite importanti capitino proprio quando sei ai minimi. È il calcio. Ma da qui a farne una problematica…Ribadendo il concetto: siamo una tifoseria calda, di pancia, a volte umorale, a volte incazzusa. Ma la storia del noi siamo interisti quindi critici a prescindere, per piacere, lasciamola da parte. Poi, se qualcuno vuole prendersela sempre e per qualsiasi cosa mi dispiace per lui, io vivo il calcio e me lo godo per come va vissuto e goduto: secondo me, ovviamente. Punto.

L’Inter, si racconta, è alla ricerca di un difensore: qualcuno in grado di sostituire Tajon, ti aspettiamo presto ragazzo, offrendo i propri servigi alla corte di Inzaghi. Via al totonome. C’è tizio: troppo vecchio, cosa lo prendiamo a fare. C’è Caio: è un braccetto, mica un esterno. C’è Sempronio: serve un centrale, lo sa fare? Io mi sono già espresso: possono portarmi chi vogliono, negli ultimi anni ho imparato a starmene zitto seguendo le indicazioni societarie, se si parla di mercato. Comunque, chiunque dovesse arrivare dovrà essere necessariamente un profilo che rientra nei canoni imposti dalla proprietà. Imposti?

Al momento della presentazione Oaktree, di conseguenza Brookfield, non mi sembra abbia lanciato proclami di investimenti multimiliardari a destra e a manca. Anzi, ricordo perfettamente l’uso reiterato del termine sostenibilità. Strada intrapresa da Suning, sulla quale il fondo californiano ha detto di voler proseguire. La conferma dello staff tecnico e dirigenziale, la promozione di Beppe Marotta a Presidente, altro non sono se non mosse strategiche in funzione di un futuro che dovrà, piaccia o meno sarà così, riportare i conti in ordine continuando a essere competitivi senza tralasciare il discorso economico. Oppure davvero pensiamo che Marotta scelga dei nomi per conto suo, da proporre cozzando con la volontà della proprietà? No a contratti onerosi per trentenni, meglio i giovani: francamente non ci trovo nulla di strano. E, sottolineo, nulla di diverso da ciò che Oaktree aveva anticipato, ripeto, in più di una circostanza. Poi, se nel frattempo mi sono perso novità, istruitemi per cortesia.

Per chiudere: la maglia pre-gara dell’Inter è una figata pazzesca.

Alla prossima, avanti l’Effecì.